I migranti nella sporcizia, cumuli di immondizia e polemica. Il sindaco: «Sono loro a sporcare»

Domenica 8 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
La situazione dell'hangar in cui vivono i migranti

«La descrizione fatta dal Bene Comune dopo la visita al punto di appoggio della Comina dove sono stati collocati i migranti è assolutamente fuorviante». Non ci sta il sindaco Alessandro Ciriani ad accettare la nota delle due consigliere che sono andate a visitare il capannone dove sono ospitati i migranti che prima bivaccavano nei parchi della città. Di più. Il sindaco rilancia sulla questione dell’immondizia: se c’è sporcizia all’interno - spiega - è perchè gli stessi migranti non raccolgono i rifiuti e gettano tutto a terra.


LE IMMONDIZIE

«Parliamoci chiaro - attacca Ciriani - quello non è un hotspot, è punto di appoggio, temporaneo. Dicendo le cose nella massima sincerità è stato dato un ritrovo a queste persone per poter restare al coperto e gli è stata portata all’interno l’energia elettrica. È vero che funziona tre ore al giorno - va avanti - ma perchè c’è un generatore a cui sono collegate alcune ciabatte per ricaricare i cellulari. Discorso diverso per l’immondizia. La sporcizia all’interno è dovuta alla condotta degli stessi ospiti - affonda Ciriani - e lo dimostra il fatto che l’altro giorno gli agenti della polizia locale, una volta notata la sporcizia ovunque all’interno dell’hangar, li hanno invitati a pulire.

Ebbene, non tutti hanno collaborato, alcuni hanno si sono prestati, altri, invece, non hanno fatto nulla. Ci sono delle foto indicative che possono essere mostrate, con i bidoni della spazzatura vuoti e tutti i sacchetti dell’immondizia piazzati all’esterno. Tanto è vero che la Gea - è andato avanti - ha tolto alcuni bidoni lasciando solo quelli per il secco indifferenziato perchè portare in quel sito la differenziata è assolutamente inutile».


CURE SANITARIE

«Abbiamo un accordo con Cri e Asfo: due volte a settimana vengono svolti i controlli sanitari e se c’è qualcuno che evidenzia problemi particolari viene portato alla Croce rossa dove viene visitato dai medici dell’Asfo e dove, tra l’altro, sono previste anche eventuali visite specialistiche o chirurgiche. Uno degli ospiti - afferma Ciriani - sarà operato al piede tra qualche giorno. Tutto ciò che è stato possibile fare, considerando appunto che non è un hub, o un hotspot, è stato fatto. Vengono consegnati i pasti attraverso i servizi sociali e la Cri e lo ripeto, si tratta di un punto temporaneo in attesa siano disponibili i posti di accoglienza diffusa che sono sempre più rari».


L’ACCUSA

«L’altro dato significativo è che c’è qualcuno sta mestando nel torbido. Noi avevamo “mappato” coloro che gravitavano nei parchi fino al mese scorso, sapevamo chi erano, nome e cognome. In tutto una cinquantina. Guarda caso - conclude il sindaco - adesso arrivano sempre tre o quattro persone nuove al giorno. Non si sa come, ma sanno subito dove andare. Quindi il sospetto è che c’è qualcuno che li indirizza o li inviti ad arrivare, giocando al tanto peggio, tanto meglio. Una cosa è gestire una cinquanta o sessantina di persone, ma se qualcuno fa il furbo e continua a chiamare gente, dopo un po’ la situazione diventa difficilmente sostenibile, considerando che noi non possiamo certo possiamo portare cibo e assicurare assistenza medica a centinaia di stranieri»

Ultimo aggiornamento: 13:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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