Delitto Yancarlos, morto in un conflitto uno dei sospettati

Il rapinatore è stato vittima di un episodio di delinquenza. La famiglia del 30enne sanvitese continua a chiedere giustizia

Sabato 29 Aprile 2023 di Giulia Soligon
Fotogramma estratto dal filmato del sistema di videosorveglianza che quella notte registrò la sparatoria nella quale morì Yancarlos

SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Si accorcia la lista dei sospettati che ruotano attorno alla morte di Yancarlos Ramirez, non per un repentino avanzamento delle indagini, ma perché uno degli indagati è morto a seguito di un episodio di delinquenza locale.
Sempre più misteriosa la vicenda sul caso del 30enne sanvitese ucciso durante una rapina a mano armata nel quartiere di Cristo Rey a Santo Domingo lo scorso 16 gennaio.

Delle persone iscritte nel registro degli indagati, l’ultimo è il nome di un familiare che quella sera si trovava insieme al giovane, ora la lista dovrà essere rivista. «Me l’ha confermato la polizia» spiega la moglie Katherine Ramirez «c’è stato un problema tra delinquenti ed è morto uno dei quattro ragazzi che avevano partecipato direttamente all’omicidio di Yanca».


L’INCHIESTA
Uscito di scena uno dei presunti organizzatori della rapina, proseguono le indagini sotto la preghiera disperata della famiglia della vittima che chiede chiarimenti e giustizia. «Non se ne può più, sono passati tre mesi da quando è morto il mio Yanca, io continuo a sperare si possa arrivare a una conclusione, ma vedo poca attenzione da parte di chi si sta occupando del caso. Tutte le prove le abbiamo trovate noi» continua Katherine facendo riferimento all’estratto del conto bancario del marito, dal quale sarebbe emerso che il giorno dopo la tragedia il parente che si trovava con lui quella notte avrebbe effettuato diversi prelievi allo sportello bancomat per una somma complessiva che si aggira intorno ai mille euro. Un elemento determinante che avrebbe portato il familiare a essere inserito tra i sospettati della rapina. Secondo la moglie, a complicare lo sviluppo delle indagini sarebbero gli stretti rapporti che intercorrono tra alcuni indagati e il corpo di polizia dominicana: «Due parenti stretti di due sospettati lavorano nelle forze dell’ordine. Il magistrato mi ha detto di non preoccuparmi, che questo non sarà motivo d’intralcio al proseguimento delle ricerche, ma io non ne sono convinta del tutto» commenta Katherine.


LA RICOSTRUZIONE
Yancarlos era tornato nella sua terra natale per concludere una trattativa di vendita di un appartamento di sua proprietà, spiega la moglie. Un’operazione della quale era a conoscenza anche quel parente che gli avrebbe prenotato il biglietto aereo, offrendogli alloggio durante il suo soggiorno. Sarebbe stato sempre lo stesso ad andarlo a prendere all’aeroporto. «Voleva sempre sapere come stava procedendo l’operazione di vendita della casa e quando avrebbe incassato i soldi» racconta Katherine. Una morbosa curiosità che la moglie avrebbe dedotto scorrendo le conversazioni nel telefono del marito. 
Lunedì 16 gennaio i due erano usciti insieme ad alcuni amici per trascorrere la serata in un locale del quartiere caraibico. Al rientro dalla serata Yancarlos sarebbe salito a casa per prendere la valigia e partire poi per Punta Cana. Solo il tempo di preparare i bagagli e uscire dall’abitazione che sarebbestatao aggredito da un gruppo di malviventi nel tentativo di rapinarlo. Yancarlos avrebbe provato a difendersi, ma un colpo d’arma da fuoco non gli ha lasciato scampo. Come appurato dalla visione delle telecamere di videosorveglianza, ad agire quella notte furono in quattro. Due i colpi esplosi dalla pistola: uno freddò Yancarlos, l’altro ferì un complice. Un errore che se da un lato costrinse tre di loro alla fuga, dall’altro permise di rintracciare il ferito, aprendo così la strada alle indagini, che nel giro di pochi giorni portarono alla cattura e all’arresto del 19enne Daniel Ogando Soriano, presunto rapinatore. Come ha fatto sapere la polizia, la vittima avrebbe subito altre lesioni quando sarebbe stata spogliata dei suoi averi da parte di Soriano e di altre tre persone, ancora latitanti. Degli effetti personali di Yancarlos consegnati alla moglie, l’unico a mancare era proprio il bancomat.

Ultimo aggiornamento: 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci