Svaligiavano le case, presa dalla polizia la banda dei nomadi

Sabato 13 Marzo 2021
Presa la banda dei nomadi che rubava nelle case

PORDENONE  - Svaligiavano case in tutto il Nordest con una tecnica tanto semplice quanto rodata. Il ragazzo - accompagnato anche dal figlioletto di un anno - attendeva in un parcheggio affollato, mentre le due complici penetravano nelle case e portavano via i gioielli. Poi fuggivano e vendevano la refurtiva ai compro-oro. In alcuni casi tentavano addirittura di “barattare” i preziosi per pagare le notti in albergo, come successo con un bracciale di Cartier, da migliaia di euro, usato per “saldare” il conto con il titolare di un B&B. Il trio di rom è stato fermato dalla Squadra Mobile di Padova che ha sorpreso i nomadi pronti all’ennesimo colpo in casa di una 69enne padovana. Colti in flagranza, sono finiti in manette Nico Nikolini, 24 anni, Gabriela Nikolic, 21 anni, e Jessica Stojanovic, 18 anni, tutti e tre croati, con precedenti. Avevano messo a segno colpi nelle province di Padova, Venezia, Pordenone e Ferrara. Le indagini sono state condotte dalla Mobile e coordinate dal sostituto procuratore Giorgio Falcone. 
L’INDAGINE
Tutto è cominciato lo scorso 27 gennaio, quando i poliziotti della Mobile hanno identificato a San Stino di Livenza (Venezia) un gruppo di rom, tra cui gli arrestati: stavano utilizzando due auto segnalate da diversi uffici della polizia veneti come veicoli in uso per furti nelle case. Nell’occasione i poliziotti hanno scoperto che Nikolic e Stojanovic avevano diversi precedenti per furto in abitazione commessi ed erano anche sospettate di aver rubato la catenina a un anziano con la tecnica dell’abbraccio. Gli agenti hanno scoperto che la dinamica dei furti era sempre la stessa: l’uomo portava le donne sul luogo prescelto con la sua Mercedes e le aspettava mentre loro commettevano i furti.
LE ABITUDINI
I tre arrestati che giravano tra le province, dormivano in B&B o in auto. Per scegliere la zona giusta da depredare facevano dei pattugliamenti tra i quartieri residenziali e Nikolini aspettava le due donne in parcheggi affollati per dare meno nell’occhio. Una volta, il 24enne è stato visto spingere fuori dall’auto con violenza le due donne all’Arcella. Per entrare nelle case scassinavano gli infissi al piano terra con un cacciavite e rubavano soprattutto gioielli in oro che poi rivendevano nei punti vendita “compro oro”.
LA CATTURA
Giovedì i tre sono stati pedinati dalla Mobile, fino in via Fraccalanza a Padova.

Si sono spostati a Mestrino e poi sono tornati nella in città. Intorno alle 15, dopo aver percorso avanti e indietro via Chiesanuova diverse volte, l’auto si è fermata in via Monte Cengio. Le due donne sono scese mentre il complice andava a parcheggiare al supermercato Interspar. Nikolic e Stojanovic hanno suonato diversi campanelli di via Monte Pasubio, fino ad arrivare a una villetta. Al campanello non ha risposto nessuno, così si sono arrampicate sulla cancellata e sono entrare in casa. In quel momento la proprietaria dell’abitazione stava andando sul retro. I poliziotti, temendo che le due ladre potessero far del male alla donna, hanno scavalcato a loro volta la recinzione. La proprietaria, accortasi degli estranei, ha gridato. Nikolic e Stojanovic, sorprese, hanno fatto per fuggire ma si sono ritrovate di fronte gli agenti. Anche Nikolini è stato fermato nel parcheggio del supermercato: in auto c’era anche il figlioletto. 

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