«Nidec taglia gli stipendi», ed è sciopero dopo la presentazione del piano industriale della Comina

Venerdì 28 Luglio 2023 di Loris Del Frate
«Nidec taglia gli stipendi», ed è sciopero dopo la presentazione del piano industriale della Comina

PORDENONE - È ancora tempesta. Questa volta, però, il meteo non c'entra nulla. Già, perchè la tempesta è scoppiata ieri tra le organizzazioni sindacali e il vertice della Nidec subito dopo l'incontro che era stato programmato per la presentazione del piano industriale dell'azienda della Comina che fa i motori per Electrolux.

Non è tutto. Già, perchè subito dopo l'incontro e le assemblee nello stabilimento, ieri sono state indette quattro ore di sciopero per ogni turno. Come dire che siamo tornati indietro, quando gli incontri tra azienda e sindacato erano decisamente frizzanti.


IL PIANO
Il sindacato, dopo la rinuncia di Midea ad acquisire Electrolux che aveva bloccato tutto, si aspettava un piano industriale completo e organico. «Invece - spiega Simonetta Chiarotto, segretaria Fiom Cgil - ci siamo trovati di fronte a un documento che non si poteva certo chiamare piano industriale. C'erano due passaggi nei quali l'azienda si impegnava a portare da Padova, nello stabilimento della Comina, la produzione di pompe per le piscine e quella di motori per grandi elettrodomestici. Il passaggio successivo, però, chiedeva ai lavoratori di mettere mano al salario».


IL CAMBIO
«In pratica- spiega la sindacalista - l'azienda ci ha chiesto di mettere mano al salario aggiuntivo, il Pro Re, una prerogativa arrivata con una contrattazione storica negli anni 80-90 che hanno tutti i dipendenti Electrolux e che garantisce 140 euro ogni mese per 13 mensilità. Era stata ottenuta per un aumento della produttività. Ora Nidec ha chiesto di non pagarla più mensilmente, ma solo su progetti obiettivo». La richiesta dell'azienda è stata messa ai voti in assemblea e i dipendenti Nidec l'hanno bocciata. Da qui lo sciopero.


IL FUTURO
«Al di la della richiesta sul salario aggiuntivo - conclude la Chiarotto - sul quale ovviamente c'è una contrarietà totale, quello che preoccupa è l'assenza di un piano industriale organico da parte di Nidec, in un momento in cui il calo dei volumi di Electrolux dovrebbe per forza di cose indurre l'azienda a predisporre delle linee chiare». Prossimo incontro previsto per il due di agosto.


ELECTROLUX
Finisce un tormentone, se ne riapre un altro. Già, perchè ancora una volta il giornale First online ha dato per primo la notizia che un altro grande gruppo cinese, Haier si sarebbe inserito nella trattativa per acquisire parte del gruppo Electrolux. Haier, grande azienda cinese, per evitare di finire nelle forche caudine dell'antitrust, rinuncerebbe all'acquisto del mercato americano del gruppo svedese. Il tutto dopo che Midea ha deciso di mollare. Sarà vero? Di sicuro si aprirà un tormentone come è accaduto in passato. Fondata in Cina nel 1984, Haier è oggi il marchio numero uno al mondo nel settore degli elettrodomestici: un primato mai abbandonato negli ultimi anni. Lavatrici, frigoriferi, condizionatori, ma anche televisori, smartphone, tablet e oggetti connessi. Possiede anche linee ad alta tecnologia, ma non di livello e qualità alto come Electrolux.

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