Litiga con il sindaco e mette una bomba molotov in municipio

Martedì 4 Agosto 2020
Il municipio di Fanna dove è stata trovata la bomba molotov
FANNA  - Poteva provocare conseguenze drammatiche la bottiglia incendiaria che un 70enne di Fanna ha lasciato ieri mattina, poco dopo le 11, sugli scalini del municipio, che si trova nella centrale piazza De Michiel. Ad accorgersi della molotov è stato un dipendente comunale. Appena uscito dal portone principale ha visto l’oggetto che fumava. Senza perdere un solo attimo ha preso una pala dal mezzo parcheggiato poco distante, ha rimosso l’ordigno e l’ha lanciato lontano dall’edificio, in un’aiuola in cui non c’era nessuno, di fatto disinnescandolo perchè lo stoppino si è staccato dalla bottiglia. Gli accertamenti dei Carabinieri hanno stabilito che il contenitore era stato riempito con liquido infiammabile, inserendo uno stoppino per accenderlo e favorire l’innesco.
PENSIONATO CON LA MOLOTOV
Il giallo su chi avesse abbandonato la bottiglia incendiaria di fronte alla casa comunale è durato infatti solo il tempo necessario a far giungere in paese l’auto dei militari dell’Arma. Visionate le immagini delle telecamere municipali, gli investigatori si sono diretti al bar del paese, dove alcuni testimoni avevano notato il sospettato. Il pensionato ha subito ammesso le proprie responsabilità: ha affermato di aver agito di impulso dopo che aveva scoperto che la pensione gli era stata sospesa su richiesta della società che gestisce il servizio idrico. Da quanto si è appreso erano anni che non saldava le bollette. 
MINACCE AL SINDACO
Nel mirino dell’anziano c’era l’operato dell’amministrazione comunale, tanto che pochi minuti prima del suo gesto scellerato aveva minacciato il sindaco facendo irruzione nel suo ufficio. «Da anni seguiamo la vicenda di questo soggetto e della sua famiglia - ha fatto sapere il primo cittadino Demis Bottecchia -, anche per la presenza di parenti che hanno delle fragilità per le quali è necessario il supporto del Servizio sociale. Quando sono stato accusato di non aver fatto nulla per scongiurare il presunto “pignoramento” della pensione, ho cercato di riportarlo alla calma, di farlo ragionare, spiegandogli che un simile atto amministrativo doveva essere stato preceduto per forza da numerosi passi ufficiali di cui aveva certamente avuto traccia. Egli ha invece risposto di non aver mai ricevuto alcuna intimazione di pagamento e di non ritenere giusto che gli fosse stato bloccato il denaro che si accingeva a ritirare dalla Posta». Nonostante il tentativo di conciliazione, il sindaco è stato pesantemente minacciato: «Mi ha detto che non avrei finito il mio mandato amministrativo e che non l’avrei passata liscia. Sinceramente non avrei però pensato che volesse passare dalle parole ai fatti in questo breve lasso di tempo». 
DENUNCIA AI CARABINIERI
In ogni caso, appena l’anziano è uscito dall’ufficio, il sindaco si è immediatamente recato alla stazione dei Carabinieri di Maniago per formalizzare la denuncia: «Non potevo tollerare una simile situazione - ha ricordato Bottecchia -: era doveroso che le forze dell’ordine sapessero quanto accaduto, anche per tutelare eventualmente i responsabili del servizio idrico».
È proprio mentre si trovava in caserma che Botteccchia é stato raggiunto dalla telefonata dei suoi collaboratori che gli annunciavano la molotov e il lieto fine grazie al coraggio del dipendente. Quanto all’anziano, è stato sottoposto per ore alle richieste di chiarimento da parte degli investigatori in caserma. Da quanto è trapelato, come detto avrebbe ammesso le proprie responsabilità, anche perché i suoi tratti somatici molto caratteristici non lasciavano dubbi già alla prima visione delle immagini della video sorveglianza. Sarà la Procura a valutare la posizione dell’anziano. Essendo le molotov equiparate a un ordigno, l’uomo rischia di essere chiamato a rispondere di fabbricazione e detenzione di armi da guerra.
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Ultimo aggiornamento: 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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