Morto il veterinario Luciano Bonadio, stroncato da un malore in bicicletta, ho donato le cornee

Stava rientrando a casa assieme al fratello Marco dopo una visita a parenti, l’infarto a Motta di Livenza

Martedì 7 Novembre 2023 di Mirella Piccin
Morto il veterinario Luciano Bonadio, stroncato da un malore in bicicletta. Ha donato le cornee

AZZANO - Ha donato le cornee, un atto di generosità estremo quello del 63enne azzanese Luciano Bonadio, colto da un malore improvviso mentre era in sella alla sua bicicletta a Motta di Livenza, di rientro con il fratello Marco da una visita a parenti. Il primo a soccorrerlo è stato proprio il fratello, che stava davanti a lui in bicicletta.

Quando si è accorto di averlo perso di vista è tornato indietro e lo ha trovato a terra steso sull’asfalto. Nonostante il massaggio cardiaco, l’arrivo dell’ambulanza e i tentativi dei medici di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare: il malore di natura cardiaca è stato troppo violento.


GENEROSO
Luciano, era un veterinario, sposato con Paola, e dal primo di ottobre era andato in pensione, era iscritto all’Aido e aveva già scelto la sua volontà in caso di morte. Era così, generoso, credeva nei valori, nella famiglia e nell’amicizia vera. Ad Azzano Decimo la sua scomparsa ha lasciato sgomenti e tristi, amici, colleghi, la comunità intera. Un grande senso di cordoglio si è diffuso subito tra la comunità, che lo ricorda come una persona che univa una grande professionalità, disponibilità e gentilezza, capace di farsi voler bene da tutti. Cantava nel coro Quattro Molini, era uno dei baritoni, insieme al fratello Marco: «Luciano era la mia spalla dentro il coro, ma anche fuori, sempre disponibile nei miei confronti, e della mia famiglia». Marco racconta poi le ultime ore trascorse con Luciano: «Siamo entrambi appassionati di bicicletta, ma la nostra è una corsa tranquilla. Era pieno di vita, sportivo: oltre ai campi di calcio aveva giocato a tennis, veniva a darmi una mano quando poteva qui al club che gestisco al Centro sportivo di base. Mi diceva che voleva fare del volontariato, voleva mettersi a disposizione di chi ne ha bisogno». Sconvolti gli amici con cui aveva scelto di convivere, in una palazzina, mettendo al centro l’attenzione all’essere umano: un modo per aiutarsi e condividere anche i momenti di solitudine. 


IL RICORDO
Il fratello Andrea ricorda Luciano, e l’impegno da scout, il suo amore per il mare, le vacanze in Croazia: «Amava la barca e con gli amici ha partecipato alla Barcolana diverse volte, con buoni piazzamenti, e la sua cagnolina Filippa, con lei camminava per la campagna azzanese. La sua passione per gli animali era veramente grande e lui metteva cuore e anima in ogni visita». Dopo le medie aveva frequentato il Liceo scientifico a Pordenone, poi si era iscritto alla facoltà di Veterinaria a Bologna. Finiti gli studi, ha vinto un concorso dell’Azienda sanitaria. Dopo i tirocini in diversi paesi del Friuli, era entrato di ruolo come dirigente, referente del servizio Veterinario di Azzano Decimo, in via Belvedere, fino alla pensione. Ma con Bonadio, Azzano perde oltre che uno storico capitano dell’Azzanese Calcio, uno sportivo e un grande uomo. Lascia in eredità, oltre all’esempio che ha dato ai giovani, valori importanti da trasmettere alle nuove generazioni.
«Da ragazzino ho ammirato le tue gesta in campo, - afferma Daniele Santin, dirigente dell’Azzanese Calcio - il tuo ruolo da “libero” dettavi i tempi della linea difensiva, ti ergevi a ultimo baluardo tempestivo nelle chiusure. Dicevi che il calcio moderno non ti piaceva più, troppi interessi e protagonismi. Riposa in pace grande uomo”. I funerali si terranno nella parrocchiale sabato, alle 10.30.

Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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