Maltempo, i fiumi fanno paura: resta intrappolato nel guado con un furgone

Domenica 6 Dicembre 2020 di Lorenzo Padovan
I vigili mentre cercano di recuperare il furgone dentro il guado

 PORDENONE - A volte ritornano. Dopo anni di tregua per via dell’innalzamento della strada, il Cellina è tornato a esondare nella zona tra il Varma e la località di Arcola di Barcis. Le precipitazioni eccezionali, che si sono abbattute in zona fin dalla tarda serata di venerdì, hanno aumentato la portata fino a migliaia di metri cubi di acqua al secondo, costringendo a metà pomeriggio di ieri la Protezione civile, con Fvg Strade e i tecnici comunali (e la presenza dei carabinieri di Montereale) a interrompere la circolazione. Questo significa che la parte alta della valle - Claut, Cimolais ed Erto e Casso - è isolata sul versante friulano ed è raggiungibile soltanto tramite Longarone e il Bellunese.
IL TRAFFICO
Da quanto si è appreso, l’interdizione al traffico è stata di natura precauzionale, in quanto l’acqua ha raggiunto la sede stradale e, con l’approssimarsi delle tenebre, si voleva evitare qualunque rischio. Anche in considerazione delle piogge torrenziali previste per la giornata odierna si ipotizza che l’arteria resterà interdetta alla circolazione almeno fino a domani. Magrissima consolazione il fatto che la strada era di fatto deserta in seguiti all’applicazione del Dpcm che, fino a ieri, collocava il Fvg in zona arancione vietando gli spostamenti tra Comuni. Tale circostanza, unita alla giornata prefestiva e alla chiusura precauzionale delle scuole disposta dal Prefetto, ha fatto in modo che i disagi per la popolazione dell’Alta Valcellina siano stati ridotti. Da segnalare, sempre tra Barcis e Claut, anche uno smottamento a Mezzocanale. In serata è stata chiusa la strada della Val d’Arzino: si può raggiungere San Francesco, non proseguire verso la Carnia, perchè a Verzegnis la strada è interrotta da una frana.
INCOSCIENTE NEL GUADO
Attorno alle 16.45 un ragazzo ha chiesto aiuto alla Sala operativa dei Vigili del fuoco di Pordenone. Lavora come corriere e ignorando i cartelli di divieto di transito ha proseguito verso il guado di Vivaro, in direzione Rauscedo. È rimasto bloccato nel greto del Meduna, reso impraticabile dalle piogge. Immediato il soccorso dei pompieri del distaccamento di Maniago. Sono state inviate sul posto anche le risorse della squadra Saf e i mezzi con la “fotoelettrica” per garantire un’adeguata illuminazione durante il soccorso. «Interventi come questi hanno la caratteristica di mutare molto rapidamente e un arrivo sull’obiettivo quanto più rapido e organizzato possibile può essere risolutivo - hanno fatto sapere i Vigili del fuoco -. Così è stato per il giovane corriere, che è stato tratto in salvo insieme alla merce presente nel furgone. Anche per le prossime ore, va ribadito l’appello alla popolazione a seguire le disposizioni dei Comuni, i quali chiudono i guadi per la salvaguardia dei cittadini e dei soccorritori». L’automobilista riceverà una sanzione, visto che le sbarre che impediscono il passaggio (bloccano metà carreggiata) sono state abbassate già venerdì, quando dalla sala operativa della Protezione civile di Palmanova è stata comunicata l’allerta rossa. Il furgone è rimasto nel guado. Il livello dell’acqua stava salendo e la corrente era forte: troppo pericoloso recuperarlo.
VENTO E PIOGGIA RECORD
Da inizio dell’allerta alla tarda serata di ieri sono caduti oltre 416 millimetri a Barcis, seguito da Chievolis (Tramonti di Sopra), Piancavallo, Malga Valine (Frisanco) e Pala Barzana (Andreis) tutte abbondantemente sopra i 300 millimetri.

Il vento ha raggiunto i 139 km/h sul monte Rest provocando la caduta di alcuni alberi tra Val Tramontina, Val Cosa e Val d’Arzino. Nelle prossime ore è prevista l’insistenza delle correnti sciroccali che determineranno ulteriori 200-250 millimetri di pioggia sulle Prealpi Carniche, 150-200 in Carnia. La quota neve rimarrà alta, oltre i 1.800-2.000 metri sulle Prealpi, 1.500-1.700 sulle Alpi, a quote temporaneamente inferiori in alta Carnia. Piogge intense interesseranno anche le pedemontane. La quota neve calerà progressivamente fino a 1.000 metri sulle Alpi e fino a 1.300 sulle Prealpi, quando in serata le precipitazioni si esauriranno. 

Ultimo aggiornamento: 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci