PORDENONE - Una situazione preoccupante.
IL COMMENTO
«E’ vero che abbiamo avviato un percorso che dura due anni – afferma l’assessore Monica Cairoli – e che i livelli di inquinamento nell’aria dipendono molto dalle condizioni del tempo, ma leggendo i primi report è evidente che siamo di fronte ad una situazione preoccupante. E’ necessario trovare altre forme efficaci per ridurre sensibilmente il livello delle polveri sottili nell’aria. Come? Incentivando, sempre di più, la mobilità lenta e quindi lo spostamento dei cittadini a piedi, in bicicletta oppure utilizzando i mezzi pubblici. Va però considerata, in questo periodo, l’incidenza che hanno i sistemi di riscaldamento che, uniti alle emissioni nocive prodotte dei veicoli in transito, fanno emergere un quadro tutt’altro che rassicurante. I dati – sostiene – dovrebbero migliorare con l’arrivo della primavera o quando le temperature inizieranno ad alzarsi e i riscaldamenti, di conseguenza, verranno definitivamente spenti».
IL FUTURO
In estate i conti si dovranno fare presumibilmente con l’ozono ma quello, come ha sottolineato Cairoli, sarà un altro discorso. Le centraline con sensori di monitoraggio ambientale, in particolare della qualità dell’aria, sono state installate conseguentemente alla realizzazione della pista ciclabile in via San Valentino e via Piave e delle zone 30 nel quartiere di Torre. Il Comune ha affidato il servizio a un raggruppamento temporaneo di imprese, che prevede noleggio, installazione, assistenza delle centraline, fornitura, analisi dei dati e delle informazioni ambientali sulla qualità dell’aria. La rete di monitoraggio è costituita da otto centraline che si trovano in via Piave, San Valentino, Stradelle, Nazario Sauro, piazza Lozer, via Maroncelli, Salvo D’Acquisto e Galileo Galilei. Nella maggior parte dei casi, sono installate su pali utilizzando delle fioriere di arredo urbano, alimentate con piccoli pannelli solari e collegate per la raccolta dei dati in cloud mediante tecnologia IoT (Internet delle cose). Con questi dispostivi si vanno a monitorare i principali parametri che descrivono la qualità dell’aria (in particolare polveri sottili, ossidi di azoto, ozono e altri inquinanti) e altri parametri ambientali, nell’ambito interessato dalla realizzazione della pista ciclabile e delle altre infrastrutture di mobilità sostenibile in corso di completamento nel quartiere di Torre. Arpa, con la quale il comune di Pordenone ha siglato una convenzione allo scopo, affiancherà le ditte e il Comune stesso nella valutazione e contestualizzazione dei dati raccolti attraverso la rete di monitoraggio. I cittadini possono accedere in tempo reale ai dati raccolti tramite un portale web dedicato, facilmente raggiungibile anche da smartphone grazie al QR code riprodotto sul cartello informativo delle centraline.