Tenerife. Imprenditore friulano nell'isola dei roghi rassicura: «Siamo al sicuro, stiamo bene»

Lunedì 21 Agosto 2023 di Susanna Salvador
L'incendio a Tenerife

PORDENONE - L’estate pazza, con il clima che regala piogge torrenziali, grandinate da incubo e temperature che sfiorano i quaranta gradi, in alcune zone costringe a far scattatre l’emergenza anche per decine di incendi che devastano chilometri e chilometri di boschi, prati e pinete, lasciandosi alle spalle solo cenere e distruzione. In questi giorni l’attenzione è focalizzata su quanto sta accadendo a Tenerife, la più grande delle Canarie, isole spagnole al largo della costa occidentale dell’Africa dove da qualche giorno le fiamme non concedono tregua e stanno interessando un’area con un perimetro di un’ottantina di chilometri. Nell’isola sta trascorrendo le vacanze con moglie e figli l’imprenditore pordenonese Alessandro Prosodcimo, conosciuto anche come pilota di rally.

Da quanto informano le agenzie di stampa, sono oltre una decina i villaggi colpiti dai roghi che hanno costretto alla fuga più di 12mila persone. Una situazione drammatica che interessa anche alcuni dei tanti italiani che hanno scelto come meta delle loro vacanze l’isola spagnola. Anche i pordenonesi amano questo lembo di terra in mezzo al mare con numerose spiagge di sabbia dorata o nera; c’è anche chi ha acquistato nel tempo una casa, diventata il luogo dove trascorrere le ferie e non solo.


IL MESSAGGIO
E in queste ore in molti hanno chiesto ad amici o parenti in vacanza a Tenerife come era la situazione, se erano in una zona tranquilla o nell’area degli incendi. L’imprenditore pordenonese nella tarda mattinata di ieri ha tranquillizzato tutti con un messaggio su Facebook: “Alessandro Prosdocimo ha confermato di stare bene durante l’incendio incontrollato ad Arafo, nelle Canarie”, parole accolte da decine e decine di “mi piace” a mo’ di sollievo. Contattato telefonicamente, spiega che lui e la famiglia si trovano «a 40 chilometri nella costa sud. Fortunatamente non sono vicinissimo e per ora l’incendio sta andando nella direzione opposta, verso la capitale Santa Cruz. Non si sente l’odore del fumo, la la notte appena gira il vento arrivano residui di cenere». Perchè il problema è proprio il vento che nell’isola soffia forte, alimentando le fiamme e, potenzialmente, cambiando in poco tempo lo scenario. 


I MEDIA
«La prossima settimana rientriamo», prosegue Prosdocimo. «Qui al sud per ora non si percepisce molto il pericolo, anche se leggendo i social spagnoli appare chiaro che la situazione è ancora difficile». L’imprenditore conferma che la zona dove sta trascorrendo le vacanze è «pienissima di italiani, non solo d’estate ma anche in inverno» perchè sono sempre più numerosi quelli che decidono di svernare nell’isola spagnola. Ma i venti violenti e le temperature elevate rendono ancora una volta estremamente difficile il compito dei vigili del fuoco sull’isola turistica di Tenerife, alle prese con il peggior incendio boschivo della storia della regione. «È un incendio devastante, di dimensioni completamente diverse, che le isole Canarie non hanno mai visto prima», ha dichiarato ieri Rosa Davila, capo del governo di Tenerife. L’incendio, ha finora devastato 8.400 ettari, più del 4% della superficie totale dell’isola. 

Ultimo aggiornamento: 16:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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