Pordenone. Migranti, Ciriani: «L'hangar della Comina? Sarà chiuso subito, anche gli altri Comuni devono fare la loro parte»

Sabato 30 Dicembre 2023 di Loris Del Frate
Hangar Comina

PORDENONE - Nulla da fare. Come aveva già anticipato tempo fa il sindaco conferma la sua posizione: l'hangar della Comina che ha ospitato in emergenza i migranti, una volta avvenuto il trasferimento a Villaregia nella casa dei Comboniani, chiuderà i battenti. Non ci sarà posto, dunque, per quella trentina (poco meno) di stranieri che resteranno fuori perchè non troveranno posto nel nuovo sito gestito dalla Cri e dalla cooperativa I Nuovi Vicini.

La possibilità che la Comina potesse restare ancora aperta era emersa nei giorni scorsi e pareva essere una soluzione indicata dalla Prefettura per evitare che gli stranieri in più potessero bivaccare all'aperto.

IL MESSAGGIO

«Il Comune - ha detto ieri Alessandro Ciriani - come concordato con le autorità pubbliche, chiuderà l'hangar della Comina il prima possibile, cioè non appena avrà sistemato gli attuali ospiti in altre strutture. Solo gli attuali. La maggior parte dei migranti troverà alloggio nella struttura che il Comune ha concretamente contribuito a realizzare grazie anche all'intervento del Ministro Luca Ciriani, che ha assicurato un finanziamento integrativo per i lavori di adeguamento. Per coloro che non troveranno spazio nel centro dei Comboniani, si dovrà provvedere al collocamento attraverso il sistema di "accoglienza diffusa" che deve - pena la contraddizione in termini del sistema stesso - coinvolgere tutti i Comuni del territorio, non solo il capoluogo». Più chiaro di così.

I NUMERI

Ciriani va avanti. «Quando l'avio rimessa è stata aperta ospitava circa 40 persone. Ricordiamo che, a differenza dell'ondata proveniente dall'Ucraina, composta prevalentemente da donne e bambini, qui stiamo parlando di giovani uomini entrati in Italia irregolarmente e ad oggi non vi è la certezza che vedano regolarizzata la loro permanenza sul territorio. Ebbene - va avanti - da 40 siamo passati a circa 100 persone: continuare a fare da richiamo ai migranti con la prospettiva di spazi organizzati è da incoscienti e rischia di acuire tensioni e disagi. Basti solo pensare che in questi mesi di occupazione dell'hangar, l'Amministrazione ha dovuto impegnare, fra l'altro, uomini e donne della Polizia Locale per prevenire situazioni di tensioni sociale e garantire la fruibilità di servizi come quello, preziosissimo, dell'elisoccorso».

LA STOCCATA

«Va evidenziato inoltre - puntualizza il sindaco - che i controlli antidegrado, finalizzati alla prevenzione e contrasto all'uso di sostanze stupefacenti,i hanno portato alla segnalazione alla Prefettura di alcuni soggetti extracomunitari che parrebbero trovare rifugio in Comina». Poi la risposta al consigliere Marco Salvador. «La boutade provocatoria del consigliere Salvador, che invita i comuni di Cordenons e Porcia (guidati dal centrodestra) a unirsi nella gestione dei migranti, è risibile, sia perché quei Comuni stanno già facendo la loro parte ospitando quote di immigrati in "accoglienza diffusa" coordinata dalla Prefettura, sia perché tutti i comuni - e sottolineiamo tutti - sono tenuti a fare la loro parte. Rassicuriamo il consigliere: è il prefetto Manno in persona a sovrintendere a questo dovere da parte degli Enti. Prefetto al quale va il nostro ringraziamento per la gestione della città è un compito estremamente complesso». Infine l'ultimo passaggio del primo cittadino. «Al consigliere Marco Salvador facciamo presente che un bravo amministratore deve garantire l'armonia in situazioni difficili, anche mettendo a disposizione risorse extra per un periodo di tempo che deve essere necessariamente breve: quella che nasce come contingenza non può diventare una nuova normalità, che distoglierebbe risorse preziose che devono essere quanto prima reimpiegate per il benessere del territorio e della comunità pordenonese. L'avio - rimessa - conclude - è stata una risposta concreta, temporanea, tranquillamente adottabile anche da altri comuni per un periodo di tempo altrettanto provvisorio: Pordenone ha già fatto la propria parte e continua ad ospitare tutta la quota di flussi migratori attribuita al capoluogo dal Ministero». Parole che non hanno certo bisogno di spiegazioni, quindi e che in sostanza dicono che appena ci sarà il trasloco l'hangar chiuderà i battenti. Con buona pace di chi pensava che finisse in altra maniera. 

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