Mancano alcuni materiali fondamentali per fondere la ghisa che provengono dall’Ucraina.
LA FERMATA
A fermarsi è il “cuore” della fabbrica, l’area della fonderia dove si producono stampi e componenti in ghisa oggi destinati in modo particolare al settore dell’automotive. Tra i clienti della società ci sono anche i maggiori marchi automobilistici tedeschi. A mancare sono proprio alcuni materiali che la ghisa contiene: oltre al ferro e al carbonio anche il silicio e il manganese e altri materiali fondenti. Ed è proprio l’Ucraina uno dei maggiori esportatori. «Inoltre - come hanno riferito ieri fonti sindacali - sono anche i costi alle stelle dell’energia che hanno spinto l’azienda a spegnere le macchine. La sola bolletta dell’energia elettrica è passata dai 400 mila euro del gennaio 2021 a un milione e 400 mila del gennaio di quest’anno. Il rischio è di produrre in perdita».
IL PIANO
Proprio il reparto che si è fermato è al centro di un piano di riorganizzazione aziendale partito nel giugno dell’anno scorso. Il piano biennale (probabilmente la situazione attuale comporterà un rallentamento) 17 milioni di investimenti per cambiare i forni sostituendoli con impianti più sostenibili dal punto di vista energetico e ambientale. Previsti anche 60 esuberi gestiti però con l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti a rotazione. L’accordo prevede che al termine del piano non scatteranno automaticamente i licenziamenti nel caso ci fossero ancora eccedenze di personale. Previsti anche incentivi di accompagnamento per due anni destinati ai lavoratori che andranno in Naspi e sono più vicini alla pensione. Inoltre, incentivi fino a 30 mila euro per i lavoratori che dovessero decidere volontariamente di lasciare la fabbrica. Il piano del Gruppo Cividale per Zml punta su più automazione, più margini di guadagno, ma minori volumi. Meno di due anni per riorganizzare la fabbrica. Nella fonderia si passerà infatti da tre a due soli turni. Ma ora le pesanti conseguenze del conflitto ucraino peseranno anche sul futuro del piano di Zml.