PRATA - Potrebbero dargli il nome di Mosè.
LA STORIA
A raccontare la vicenda (che definire brutta è dir poco) è Francesca Maccan, una delle tenaci sentinelle delle colonie feline locali, sempre sotto pressione per la continua ricerca di adozioni responsabili con cui sistemare i micetti di pochi mesi, nati da mamme randagie. «Il gattino è stato ritrovato da un ragazzino, che ha sentito miagolare, aprendo il bidone per gettare le immondizie. Così ha chiamato la mamma, che ha recuperato da sotto un paio di altri sacchetti, quello dove c'era chiuso il gattino. Qualcun'altro era passato prima facendo orecchie da mercante - dice Francesca -. Chi lo ha trovato lo ha ripulito e subito ci ha chiamato per affidarcelo. Per fortuna abbiamo una mamma gatta in stallo, molto buona, che lo ha accettato insieme ai suoi piccoli e ora lo sta allattando».
ALLARME ABBANDONI
«Quando lo hanno tolto dal sacchetto, il piccolo aveva ancora il cordone ombelicale attaccato, era tutto sporco. Perciò era nato da pochissimo, due giorni al massimo», prosegue Francesca Maccan. Anche la gatta che gli fa da balia è vittima di un'azione incivile. All'inizio di luglio è comparsa nei pressi di una casa disabitata, vicino al centro anziani di Prata, in una zona dove non era mai stata vista prima dalle gattare «È una micia dolcissima, super domestica, abbandonata a pochi giorni dal parto - sottolinea la volontaria -. Quest'estate stiamo registrando tantissimi abbandoni. Anche sabato ci hanno lasciato una gattina di due mesi circa, nei pressi della colonia, a bordo strada, con il rischio che finisse sotto un'auto. Siamo al collasso. Non sappiamo più dove metterli e non possiamo più prenderne altri in stallo, perché non abbiamo posto. Siamo semplicemente tre volontarie, che hanno a cuore il benessere degli animali. Ci appoggiamo a Selvatico Urbano di Sacile, sezione staccata di Prata, ma non abbiamo un'associazione vera e propria».
GATTO IMPALLINATO
Purtroppo c'è da segnalare anche il triste caso di un gatto di 2/3 mesi, che la scorsa settimana è stato trovato impallinato a Prata di Sopra. «Siamo riuscite a mettere in sicurezza la mamma e la sorellina - racconta amaramente Francesca -. Quest'anno sembra di essere tornati al medioevo».