PORDENONE - Il tempo è scaduto. Giosuè Ruotolo non ha chiesto di essere giudicato sulla base delle carte processuali per l'omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Affronta la Corte d'assise di Udine, come aveva annunciato la sua difesa, convinto di poter dimostrare che alle 19.47 del 17 marzo 2015 non era nel parcheggio del palasport. Che un'altra Audi A3, un modello Sportback guidato da una donna con i capelli a caschetto, aveva preso il suo posto all'altezza della centralina elettrica, esattamente dietro l'auto di Ragone. È sicuro di poter dimostrare che si è allontanato prima che l'assassino scaricasse sei colpi di Beretta 7,65 contro i due fidanzati...
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