Il farmacista no vax in prima linea per i danneggiati dal siero: «Già punito con quattro provvedimenti»

Mercoledì 2 Novembre 2022 di Loris Del Frate
Fabio La Falce
4

PORDENONE - Farmacista all'ospedale Santa Maria degli Angeli. Fabio La Falce, 48 anni, è uno degli specialisti che ha fatto una scelta di vita: ha deciso di non sottoporsi all'intera campagna vaccinatoria obbligatoria per il personale sanitario. E così è stato sospeso dal servizio. «Una scelta veramente di vita - spiega - perchè con la decisione che ho preso non ho più potuto lavorare per diverso tempo».

La Falce non rientrerà oggi, 2 novembre, in ospedale perchè mesi fa è risultato positivo al virus e quindi, una volta terminato l'isolamento avendo gli anticorpi, ha potuto riprendere il suo posto nella farmacia del civile.

PROVVEDIMENTI
In ogni caso la sua battaglia è continuata a fianco di chi, come lui, aveva deciso di non sottoporsi al percorso vaccinale. Non a caso da quando è rientrato in servizio ha già collezionato quattro provvedimenti disciplinari. È stato preso di mira? «Argomento delicato del quale in questo momento non ritengo sia utile parlare. Lo farò nelle sedi opportune, se deciderò di andare avanti. Posso dire, però, che una parte importante del mio impegno l'ho dedicato e continuo a farlo verso chi ha subito reazioni avverse alla vaccinazione. Chi, insomma, è stato danneggiato dopo aver ricevuto la dose contro il Covid. Sono tanti. E sono in aumento». Oggi, giorno in cui tutto il personale sospeso potrà tornare in reparto, resta comunque una giornata importante anche per lui. Un riconoscimento?

LE MOTIVAZIONI
«Non lo so ancora - spiega - voglio capire cosa ci sarà scritto sul documento che cancella la sospensione. Se leggerò che il vaccino contro il Covid non toglie la trasmissibilità del virus, cosa che abbiamo detto da sempre e anche visto praticamente ogni giorno con le persone vaccinate a tre dosi che si sono riposivitizzate, allora diciamo che non è ancora un riconoscimento totale, ma è un primo passo. In caso contrario penso che siamo distanti».

LA SCELTA
Resta da capire perchè un farmacista, un dirigente ospedaliero, un uomo di scienza abbia fatto questa scelta. «Mi sono letto tutti gli studi sui vaccini e proprio perchè ho delle competenze ho capito che sono genotossici e non ci sono studi che escludano il fatto di essere cancerogeni. Posso dire di più. Alcuni eccepienti non sono indicati per uso umano o su animali e non dovrebbero essere usati neppure nei diserbati». Restano le posizioni dure contro i vaccini. Per lei non è cambiato nulla? «Certo che sì, ma non nel senso che lei si aspetta. Ho frequentato piazze, movimenti e parecchie persone di estrema serietà. Abbiamo creato un gruppo di lavoro con il quale, tutti insieme, diamo consigli e curiamo si è stato danneggiato dai vaccini. E come ho detto, sono sempre più persone».

I COLLEGHI
Una attività che Fabio La Falce porta avanti anche lavorando al Santa Maria degli Angeli e - come detto - gli è costata quattro provvedimenti disciplinari. Ora resta da capire come saranno accolti dai colleghi i lavoratori che oggi torneranno nei reparti. «Non ho dubbi su questo - va avanti il farmacista - si opera fianco a fianco con persone corrette, competenti e e di alta professionalità. E poi voglio dire un'altra cosa importante: gran parte del personale sanitario è stata costretta a subite le tre vaccinazioni. Chi ha una famiglia, figli, mutuo da pagare e tante spese non può permettersi di restare a casa dal lavoro. C'è un dato che dovrebbe far riflettere - conclude La Falce - la quarta dose che non è obbligatoria è stata fatta da una percentuale decisamente bassa (siamo intorno al 23 per cento ndr.) Ecco - conclude - diciamo che quella potrebbe essere la platea che avrebbe fatto il vaccino spontaneamente. Anche tra medici e infermieri».

 

Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci