L'ex birreria diventa fabbrica di idee: sarà scuola Its, tecnici e manager del futuro

Un riatto da 8.2 milioni di euro in gran parte finanziato con i soldi del Pnrr. Necessario correre: dovrà essere finito nel novembre 2025

Sabato 10 Giugno 2023 di Loris Del Frate
L'ex birreria diventa fabbrica di idee: sarà scuola Its, tecnici e manager del futuro

PORDENONE - Sarà titolata quasi sicuramente a Luciano Savio, il capitano d'industria pordenonese che con i grandi vecchi dell'economia, Lino Zanussi e Giulio Locatelli hanno fatto entrare città e provincia nella storia, la sede dell'Its, la scuola di formazione dei nuovi tecnici e manager del futuro che vedrà la luce all'ex birreria. Ieri, infatti, è stato presentato quello che prima del nuovo codice degli appalti poteva essere definito il progetto definitivo. Un'opera da 8.2 milioni di euro di cui 4.2 arrivati con il Pnrr e gli altri messi dal Comune.

In più la Fondazione Its che è legata a doppia mandata a Confindustria Alto Adriatico, ha già ottenuto un finanziamento di 4.2 milioni per tutte le tecnologie interne. Nessuno - almeno sino ad ora - in Italia può vantare una cosa del genere. Ma c'è di più. Già, perchè quella che una volta è stata una delle prime fabbriche dove si produceva la birra, domani diventerà la fabbrica delle idee.


I TEMPI
C'è subito da dire che sono stretti, essendo uno dei progetti legati al Pnrr. Alla fine del mese l'appalto integrato (significa progettazione finale e realizzazione) e dopo 60 giorni dovrà essere tutto pronto per partire con il cantiere. Fine lavori a novembre 2025.


COSA DIVENTERÀ
Sarà, appunto, l'Its con prospettiva di raddoppiare rispetto ad ora gli studenti, arrivando a circa 300. Una scuola che all'esterno manterrà i muri della vecchia birreria, ma all'interno sarà un gioiello di tecnologia, tutta controllabile in digitale e sarà persino capace di sapere quanti ragazzi si trovano in un'aula. Ovviamente sarà a consumo di energia prossimo allo zero e la produzione sarà completamente con il fotovoltaico. Oltre al sindaco Alessandro Ciriani ieri erano presenti l'assessore all'Urbanistica Lidia Diomede, architetto Ivo Rinaldi, il presidente di Its Alto Adriatico Michelangelo Agrusti. Il progetto è stato curato dallo studio Opera Italian Engineering e presentato dal responsabile di progetto Michele Tonéro e dall'information manager Denis Mior che con la tecnologia Bit ha innovato anche il modo di archiviare tutti i progetti, in digitale.


IL PROGETTO
Gli spazi dell'ex Birrificio prevedono molteplici destinazioni d'uso, capaci di dialogare tra loro e di mantenerlo vivo in tutti i momenti della giornata. Vi saranno ospitate le attività della Fondazione Its, i relativi uffici amministrativi, alcuni spazi per la didattica e verranno realizzate 5 unità abitative dedicate a studenti e docenti. È previsto anche un ampio auditorium a disposizione della città, ed uno spazio più piccolo in cui ospitare mostre ed eventi. Non mancheranno aule e laboratori all'avanguardia. Un percorso circolare esterno connette l'edificio con la Questura adiacente. La struttura avrà due affacci. Come detto il progetto è stato realizzato con tecnologie all'avanguardia, partite da un rilievo laser scanner 3D, per arrivare ad un modello tridimensionale generando sistemi intelligenti che possono contenere e gestire una grande quantità d'informazioni.


IL SINDACO
«Nessun pordenonese avrebbe scommesso un centesimo sulla possibilità che l'ex birrificio venisse riqualificato. Questo edificio non sarà soltanto oggetto di una semplice riqualificazione, ma si inserisce in un contesto molto più articolato di rigenerazione urbana, che intende dare un nuovo destino agli edifici che fino a poco tempo fa erano considerati vecchi». Michelangelo Agrusti che ha lanciato l'idea di intitolare l'istituto a Luciano Savio è stato chiaro. «Un progetto importante per i giovani, per il capitale umano e per l'intera Pordenone, grande centro manifatturiero che vedrà aumentare la capacità di formare competenze adeguate ad affrontare la trasformazione del sistema industriale. Puntiamo infatti a creare una leva di nuove imprese, tutte nel segno della digitalizzazione, che potranno essere il futuro del manifatturiero del nostro territorio». Un recupero virtuoso che si collega a quello dell'ex Battirame poco distante e a un'asta - come ha ricordato il sindaco - di recuperi e nuove opere (scuola Nervesa, Lozer, centro anziani, Beato Odorico, asilo nido di Torre,'ex Cral) che daranno un volto nuovo e moderno alla città.

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