«Ha diffamato l'allora sindaco Marco Putto», condannato il vicesindaco di Azzano Decimo

Martedì 11 Luglio 2023 di Mirella Piccin
Il consigliere regionale Marco Putto

AZZANO DECIMO - È stata letta ieri la sentenza con cui il Tribunale di Venezia si è pronunciato nel processo che vedeva l’ex sindaco Marco Putto, oggi consigliere regionale, parte lesa per diffamazione subita nel 2018 dall’attuale vice sindaco, allora ex consigliere comunale di minoranza, Giacomo Spagnol.

Il tribunale ha riconosciuto le ragioni dell’ex sindaco Putto, che era difeso dall’avvocato Aldo Sam di Pordenone, condannando Spagnol per diffamazione a mezzo stampa e oltre a 600 euro di ammenda e al pagamento integrale delle spese processuali, dovrà versare 5mila euro all’ex sindaco come danno di parte civile.

I DETTAGLI

La frase diffamatoria, pronunciata da Spagnol, oggetto della querela era stata presentata 5 anni fa, dopo che sulle pagine Facebook Spagnol denunciava l’avaria dell’idrovora di Corva, nata in concomitanza con un forte temporale. Lo stesso Spagnol, scriveva all’epoca dei fatti: “L’idrovora ci è costata 600mila euro pubblici. A cosa serve? A nulla. Infatti questa grande opera per la seconda volta non ha funzionato come doveva e varie famiglie hanno avuto i soliti disagi, ad esempio le cantine allagate”. Ma Putto non aveva gradito l’affondo e aveva quindi spiegato che “l’idrovora di Corva è entrata in funzione decine di volte, scongiurando molti allagamenti. In questo caso si è verificata un’avaria al generatore, prontamente segnalata alla ditta manutentrice che già da domani interverrà, per cui l’impianto non si è avviato in automatico a seguito di un temporale, ma solo a posteriori in manuale (dopo la ricezione del segnale di allarme dell’avaria). Non si è verificato alcun danno a beni mobili e immobili, ma si è riscontrata solo una lieve venuta d’acqua in qualche scantinato, non tale da arrecare problemi”. Ed è proprio qui che arriva la frase ritenuta diffamatoria di Spagnol: “Il sindaco di Azzano Decimo (detto anche Mister appalto vista la facilità con cui vince gare pubbliche da lui stesso indette) non l’ha presa sportivamente e mi ha attaccato dandomi del romanetto di Corva”.

I COMMENTI

Commenta soddisfatto l’ex sindaco Putto: «Giustizia è fatta. A distanza di oltre 5 anni questa vicenda probabilmente rappresenterà per molti un lontano ricordo, ma credo sia comunque corretto darne conto per bilanciare con la verità il fango che all’epoca, in modo gratuito e completamente infondato, mi venne gettato addosso, senza alcun motivo. Quando la dialettica politica cede il posto alla diffamazione non c’è altro modo per tutelare la propria onorabilità se non il tribunale. E non è mai accettabile che la legittima diversità di opinione sconfini in un attacco personale diffamatorio e lesivo della reputazione altrui. Non serbo rancore nei confronti di nessuno e mi limito a dichiararmi pienamente soddisfatto dell’esito del processo. Nella vita tutti possono sbagliare e a volte farsi prendere la mano, specie in età giovanile. Parallelamente, tutti hanno il diritto di difendersi quando si sentono ingiustamente attaccati; io l’ho fatto e oggi ho ottenuto giustizia». Il vice sindaco Spagnol spiega invece così la sentenza: «La decisione del tribunale non è definitiva – precisa –; valuterò insieme al mio legale se ricorrere in appello per capovolgere la sentenza. Sono convinto di non aver diffamato nessuno e – conclude – lotterò quanto serve per dimostrarlo».

Ultimo aggiornamento: 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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