Deep Purple, leggenda del rock mondiale in concerto a Pordenone

La band inglese sarà ospite del festival, il 30 giugno, al Parco San Valentino

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Franco Mazzotta
I Deep Purple nell'ultima versione

PORDENONE Certo, hanno la loro età. La voce di Gillian non è più quella dei trent’anni (neanche più ci prova a cantare Child in Time), però il timbro è sempre quello. I Deep Purple, una grande band, con carisma, che nei concerti dal vivo si esprime al meglio, divertendosi e improvvisando, così che ogni canzone si trasforma e prende vita sul momento ed è questo che li conferma ancora dei re del rock, a cui centinaia di band devono molto, a volte tutto. La formazione è un stata rimaneggiata nel tempo, non c’è più Ritchie Blackmore (uscito nel 1993, non c’è più Steve Morse, ma della prima formazione restano Ian Gillan (voce), Roger Glover (basso) e Ian Paice (batteria), ai quali si sono aggiunti Don Airey alle tastiere e Simon McBride alla chitarra, che ha recentemente sostituito Steve Morse.
L’ANNUNCIO
Una premessa dovuta per il primo annuncio bomba relativo alla prossima edizione del Pordenone Blues&Co. Festival, al Parco San Valentino di Pordenone dove la band britannica si esibirà la sera del 30 giugno. Un’occasione unica per vedere dal vivo delle leggende del rock. Tra i loro brani più famosi ricordiamo “Smoke on the Water”, uno dei pezzi più iconici del rock, “Hush”, uno dei primi pezzi di heavy metal e “Child in Time”, un’esplosione di rock puro e duro, che però Gillan non cantare più nei concerti dato l’impegnativo acuto che non è più in grado di eseguire.
Nel novembre scorso è morta Bron Gillan, la moglie del cantante Ian Gillan, deceduta all’età di 67 anni. I due si erano sposati nel 1984 e hanno una figlia di nome Grace. Ian, per il suo pezzo solista “Don’t Hold Me Back” del 1991, aveva tratto ispirazione da un’operazione al cuore a cui era stata sottoposta la moglie: «È una canzone d’amore - afferma - e io non avrei potuto fare un brano del genere per un album dei Deep Purple. Non credo sarei stato in grado di mettere una cosa così personale in un pezzo dei Deep Purple“.
LA VOCE
A proposito del fatto che non esegue più “Child in time” nei concerti, Ian ha affermato, in passato: «Potrei abbassare il pezzo di tonalità, ma non avrebbe lo stesso sound. Quando ero giovane, ero un atleta e facevo salto con l’asta. Poi, dai 25 anni in poi, non ho più potuto fare salto con l’asta… a ventisei anni dissi ‘no, non puoi più farlo, dimenticatelo’. A 38 anni, iniziai a non riuscire più a cantarla come prima e quindi pensai: ‘Piuttosto che cantarla male, meglio non cantarla».
«È un impegno enorme per noi - ha affermato Andrea Mizzau - organizzatore del Festival naoniano -: per fare un paragone è un impegno finanziario doppio rispetto al concerto di Jeff Beck e Johnny Depp dell’anno scorso. Ma non è l’unico annuncio “bomba” della nuova edizione. Nei prossimi giorni ne saprete di più».
Franco Mazzotta
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Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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