Ospedale saturo, influenza e Covid hanno riempito i posti letto

Martedì 28 Novembre 2023 di Loris Del Frate
Ospedale saturo, influenza e Covid hanno riempito i posti letto

PORDENONE/UDINE - Il primo vero abbassamento della temperatura in regione ha portato non solo il freddo, ma piano piano sta riempiendo i posti letto in ospedale, soprattutto a Pordenone.

Già, il segnale di allarme, infatti, è suonato nei giorni scorsi e si è aggravato nel fine settimana. Non solo. Dopo tempo si sono riviste le barelle lungo il corridoio del pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli, perché i reparti, oramai saturi, facevano fatica a ricevere nuovi pazienti, soprattutto se affetti da malattie legate al sistema respiratorio.


I VIRUS
Influenza, virus para influenzali e ancora Covid, seppur legato ad altre patologie pregresse, hanno presentato il conto in questi giorni di fine novembre. Come detto il freddo è stato il primo artefice del giro delle malattie stagionali virali, e l'arrivo leggermente in anticipo della prima ondata di influenza ha messo subito in difficoltà il sistema sanitario regionale e in particolare quello della provincia di Pordenone che, almeno sino a quando non sarà avviato il nuovo ospedale, ha seri problemi di carenza di letti. Ma in crisi, come del reso era prevedibile, è finito pure il servizio territoriale con i medici di medicina generale costretti a fare il doppio turno perchè con il numero dei mutuati ampliato per non lasciare residenti senza medico, si sono ritrovati con gli ambulatori stracarichi. Ieri, lunedì, tanto per fare un esempio, già in mattinata ci sono state centinaia di chiamate ai medici di famiglia di persone cariche di tosse, mal di gola, febbre, mal di testa e altri sintomi che chiedevano di poter essere visitate. In diversi casi sono state rinviate a oggi o domani perchè non era possibile stare dietro a tutti.


PRIMA ONDATA
Questa prima ondata, insomma, sta già creando problemi anche perchè, seppur oramai dimenticato da quasi tutti, il virus del Covid circola ancora. E i casi sono di nuovo in aumento. Nulla di particolarmente grave da un punto di vista clinico perchè i sintomi sono simili a quelli degli altri virus stagionali, se non il fatto che - soprattutto per chi si reca dal medico di base o al pronto soccorso - sarebbe meglio sapere in anticipo se si è affetti da Covid per evitare contagi che sono decisamente più facili con questo virus. In più in ospedale, soprattutto in alcuni reparti dove ci sono persone anziane anche con altre patologie, c'è ancora la necessità di isolare i pazienti seppur con sistemi meno pesanti rispetto agli anni scorsi. All'ospedale di Pordenone la situazione mostra già una difficoltà per il reperimento dei posti letto. Vengono ricoverate solo le persone che hanno veramente bisogno, in alcuni casi il posto viene trovato fuori dal reparto "di competenza" e anche le dimissioni sono decisamente più veloci per sveltire il torun over. Nulla di nuovo rispetto agli anni scorsi anche perchè il numero limitato di posti, dovuto pure alla carenza di organici, oramai prosegue da ben prima dell'era Covid. Vanno un po' meglio le cose all'ospedale di Udine dove siamo ancora abbastanza distanti dal sold out nelle corsie anche a fronte del fatto che la struttura è decisamente più capiente. In gran parte si tratta di persone anziane che - come detto - hanno anche altre patologie che il virus di stagione ha messo in moto. Per quanto riguarda le vaccinazioni il sistema sta andando avanti. Meglio per quelle dell'influenza, anche siano distanti dai numeri necessari a limitare la circolazione del virus, mentre per quelle del Covid non c'è molto movimento.


UFFICI E SCUOLE
L'ondata di virus influenzali in questo periodo sta picchiando duro anche nelle scuole, soprattutto le primarie e gli asili dove ci sono anche classi con solo quattro cinque bambini presenti. Superlavoro al pronto soccorso pediatrico dove soprattutto nel fine settimana c'è stato un continuo arrivo di persone con bambini colpiti da influenza e altri virus para influenzali che più o meno hanno gli stessi sintomi. Buchi nelle presenze anche in diversi uffici sia pubblici che privati.

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