Covid, in Fvg ospedali semi-vuoti: con i nuovi criteri riaperture assicurate, ecco i prossimi passi

Domenica 9 Maggio 2021 di Marco Agrusti
Una Terapia intensiva

Anche se il parametro fosse quello dell’indice Rt, e non è affatto scontato che le cose restino a lungo così (anzi), il Friuli Venezia Giulia sarebbe in una posizione più che tranquilla.

Se poi dovesse vincere la linea dei presidenti delle Regioni, con in testa Massimiliano Fedriga, che chiedono di dare più peso alla pressione sugli ospedali nelle valutazioni che portano ai cambi di colore dei territori, andrebbe ancora meglio. Sì, perché oggi il Friuli Venezia Giulia quanto all’occupazione dei reparti Covid è in una situazione tra le migliori di tutta Italia. 


IN CORSIA
I fattori sono due: il calo dei contagi e allo stesso tempo l’effetto dei vaccini, che stanno coprendo sempre più persone a rischio in tutta la regione. Il risultato: ospedali sempre più vuoti e un largo margine anche nel caso in cui (e nessuno se lo augura) i casi dovessero nuovamente aumentare e soprattutto raggiungere fasce deboli ancora non vaccinate. Guardando la situazione complessiva del Nord Italia, solo il Veneto (come regione unitaria, escludendo le province autonome), può vantare un’occupazione (leggermente) minore dei reparti ospedalieri che ospitano malati di Covid. Nel dettaglio, in Friuli Venezia Giulia sia le Terapie intensive che le Medicine Covid sono occupate al 16 per cento della loro capienza. Ieri questo valore è sceso ancora notevolmente: in Rianimazione ora ci sono 21 persone in gravi condizioni, sette in meno rispetto al giorno precedente. Meno diciotto, invece, nei reparti di Area medica, che ora contano 157 letti occupati. La situazione è tornata simile a quella di inizio ottobre, quando però il trend era in salita e non in discesa come ora. E quasi tutte le altre regioni del Nord Italia stanno peggio, anche se migliorano giorno dopo giorno. Solo il Veneto, con il 13 per cento di posti occupati in Intensiva e in Medicina, è in una situazione migliore. La Valle d’Aosta, ad esempio, ha le Medicine ancora piene al 30 per cento. L’Emilia Romagna al 26 per cento, con le Rianimazioni al 22 per cento. E ancora, la Lombardia è sopra soglia sulle Intensive (35 per cento) e al 29 per cento sulle Medicine. Il Piemonte oscilla tra le Rianimazioni al 26 per cento e le Medicine al 30 per cento. Infine la Liguria, che è sotto soglia ma con gli ospedali più pieni rispetto al Fvg: 24 per cento in Intensiva e 23 per cento nelle Medicine Covid. Il dato medio italiano parla del 25 per cento delle Rianimazioni occupate e del 26 per cento delle Medicine. L’applicazione del criterio ospedaliero, quindi, vedrebbe il Fvg in pole position tra le regioni che resterebbero certamente aperte. 


L’INDICE CONTESTATO
«Dobbiamo abbandonare il calcolo del semplice Rt per decidere le riaperture o le restrizioni», ha detto Fedriga. E l’obiettivo, stando a quanto filtra da ambienti vicini a Palazzo Chigi, non sarebbe lontano. Ma anche se continuasse a contare il “vecchio” Rt, che misura la velocità di diffusione del virus, il Friuli Venezia Giulia sarebbe messo bene. L’Rt della regione è a 0,78 e in questo momento è nettamente il più basso di tutta l’Italia del Nord e del Centro. Solo Sardegna e Calabria, con l’Rt a 0,74, mostrano un dato in prospettiva migliore. L’indice italiano, invece, è a 0,89.


INCIDENZA
Friuli Venezia Giulia tra le migliori regioni di tutta Italia anche per quanto riguarda l’incidenza sui 100mila abitanti. Il dato medio italiano, in diminuzione progressiva, parla di 118 casi. Tra Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone, invece, il livello scende a quota 64. 

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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