Vaccinazioni di massa contro il Covid, ecco la fase due: tutti i nuovi centri e le categorie pronte a prenotarsi

Martedì 23 Marzo 2021 di Marco Agrusti
Un'insegnante vaccinata

PORDENONE E UDINE - Il modello “Udine” sarà esportato in tutta la regione e diventerà il paradigma per affrontare la campagna di vaccinazione di massa che inizierà dal mese di aprile, quando in Friuli Venezia Giulia arriveranno molte più dosi rispetto a quelle attuali. Vincerà quindi un concetto: i cittadini dovranno avere a disposizione un centro per le vaccinazioni che non sia troppo distante da casa. 
LA STRADA
A confermare l’intenzione è stato ieri il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi. L’occasione è stata rappresentata dall’incontro in programma con il prefetto di Pordenone, Domenico Lione, e i sindaci del Friuli Occidentale. Il modello inaugurato in provincia di Udine funziona: sono stati aperti centri vaccinali di riferimento a Cividale, a Tolmezzo e a Codroipo. «Un sistema periferico ma massivo», ha spiegato a margine l’assessore alla Salute del Fvg. Oltre ai grandi poli, ospitati dai capoluoghi di provincia, ci saranno quindi altri centri per le vaccinazioni che faciliteranno l’accesso all’antidoto da parte della popolazione. In sole 24 ore, ad esempio, a Codroipo sono state eseguite circa mille iniezioni di Pfizer agli anziani. Un risultato che ora si replicherà anche nel Friuli Occidentale. Il programma, illustrato ieri ai sindaci alla presenza anche del direttore generale dell’AsFo, Joseph Polimeni, prevede infatti la prossima apertura di centri per le vaccinazioni a San Vito e a Sacile (a Sacile è pronto il Palamicheletto, a San Vito il palasport di Ligugnana), ma anche Maniago ha avanzato la sua candidatura. «Non vogliamo sovraccaricare gli ospedali», ha aggiunto Riccardi. Per quanto riguarda invece i piccoli comuni, al momento non è prevista l’istituzione di nuovi punti per i vaccini, dal momento che tra inoculazioni a domicilio e ambulatori medici, si conta di soddisfare la popolazione dei centri meno abitati. 
Quanto a Pordenone, domani ci sarà la prova generale dei percorsi alla Fiera di viale Treviso, il sito scelto per le vaccinazioni di massa nel Friuli Occidentale. Lunedì invece è prevista l’inaugurazione, che spianerà la strada alle prime iniezioni. 
I PROGRESSI
«La disponibilità dimostrata dai medici di medicina generale, che ringrazio per il senso di responsabilità - ha proseguito Riccardi - ci consentirà di velocizzare le vaccinazioni domiciliari e dei più anziani.

Considerata poi la buona copertura garantita agli over 80, a breve apriremo le agende dedicate alle persone vulnerabili e alla fascia d’età tra 79 e 75 anni». I primi (circa 44mila) saranno vaccinati certamente con i prodotti di Pfizer e Moderna, mentre i secondi (circa 66mila) aderiranno alla campagna di massa, nella quale si utilizzano i sieri di AstraZeneca e quando arriverà di Johnson&Johnson. «Sono 40mila - ha detto ieri il presidente Fedriga - gli over 80 che hanno ricevuto almeno la prima dose, sopra la media nazionale». Riccardi ha rimarcato «che l’attenzione di Asfo, come delle altre aziende sanitarie, all’utilizzo dei vaccini per evitare sprechi è massimo» e ribadito che «i vaccini Pfizer e AstraZeneca hanno caratteristiche diverse dal punto di vista della copertura immunitaria quindi, in base alle indicazioni ministeriali vengono impiegati per categorie diverse di persone. L’immunizzazione degli operatori dei servizi essenziali con il vaccino AstraZeneca è iniziata prima di quella dei soggetti fragili, anche in questo caso seguendo le indicazioni governativa». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci