Don Angelo Grillo continua la battaglia contro il Covid e parla ai fedeli dall'ospedale: "Sto migliorando"

Lunedì 16 Novembre 2020 di Alberto Comisso
Don Angelo Grillo, parroco di Cordenons

CORDENONS - «Ad oggi sto discretamente bene. Piano piano, un passo alla volta, condito di pazienza, ci stiamo rimettendo in piedi. Il cammino sarà lungo, come è giusto che sia». Per la prima volta dopo il suo ricovero in ospedale dovuto al peggioramento delle sue condizioni di salute a causa del Coronavirus, don Angelo Grillo, parroco di Santa Maria Maggiore e Villa d’Arco, parla ai suoi parrocchiani.

Lo fa attraverso Facebook, chiedendo anche di ricordare don Piero «che da qualche giorno è ricoverato per Covid-19. Siamo sereni delle sue condizioni».


Nel suo messaggio compare tutta la sua voglia di tornare alla vita di sempre, lontano dalla Terza medica del Santa Maria degli Angeli dov’è stato accolto dopo essere stato dimesso dalla Terapia intensiva: «Buongiorno a tutti, oggi è domenica, è una bella giornata di sole. Mi affaccio timidamente per la prima volta - si legge - con lo scopo di raggiungere con il cuore ognuno di voi e stringervi con un forte abbraccio. Ho saputo quanto grande è stata la vostra preoccupazione e come in forme diverse mi avete sostenuto, chi con la preghiera, chi con l’affetto ed altre forme di grande umanità. Quando si usa il cuore, allora i miracoli avvengono e voi - si rivolge ai fedeli di Cordenons - siete gli autori di tutto questo. Oggi mi limito a un breve saluto, ma quando rientrerò mi dovrò preparare a meditare e scrivere molto di più.

Prima di salutarvi credo sia giusto, in forma discreta, darvi notizia che ad oggi sto discretamente bene». Oltre a don Piero, il pensiero del parroco va al vicario parrocchiale Alberto Della Bianca: «È positivo asintomatico. Pur dall’isolamento della canonica - afferma - deve gestire un bel po’ di cose. A tutti, ma veramente tutti, grazie dell’affetto dimostrato. Vi terrò aggiornati». Intanto, dopo che la chiesa di piazza della Vittoria è stata sanificata, le messe, almeno quelle celebrate nei giorni feriali, sono state momentaneamente sospese. Il sabato e la domenica, invece, i riti vengono celebrati dai preti inviati, di volta in volta, direttamente dalla diocesi di Concordia-Pordenone. Assicurati sempre, invece, i funerali. Il rosario, rivolto ai malati, viene invece celebrato attraverso la piattaforma virtuale Zoom. Un’iniziativa che, almeno sino a questo momento, sta riscuotendo successo. Nei giorni scorsi, sempre su Facebook, don Alberto era intervenuto con toni stizziti. Aveva precisato che «da alcune voci, più o meno dirette, sembra che passi il messaggio di una parrocchia omertosa. Ci tengo a precisare che gli unici che hanno il diritto di informare chi desiderano, per il decorso dello stato di salute di don Angelo, sono i suoi famigliari ed eventualmente la Diocesi. In questo senso, ogni accusa di omertà non solo è inopportuna, ma è una totale mancanza di carità nei nostri confronti». 

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