"Siamo pieni di contagiati", il virus fa chiudere la cooperativa agricola di Castions di Zoppola

Sabato 21 Novembre 2020 di Alberto Comisso
La cooperativa di Castions

ZOPPOLA - Il contagio da Covid-19 dilaga tra i dipendenti e le Cooperative agricole di Castions sono costrette a chiudere i battenti, almeno per le prossime due settimane. Una realtà solida, che esiste da oltre 50 anni nel comune di Zoppola, che tra il panificio e l’agraria dà lavoro ad una trentina di addetti. E rifornisce ogni giorno, da San Daniele del Friuli a Treviso, centinaia di clienti. Tra questi anche i supermercati Coop, Conad e Crai, oltre a caserme, ospedali e al gruppo Camst (un colosso che opera nel settore della ristorazione).
IL CONTAGIO
Mastica amaro Umberto Scodeller, da luglio presidente della cooperativa. Tutto è iniziato con la telefonata di sabato notte di due dipendenti: entrambi lamentavano un senso di malessere. Martedì altri collaboratori hanno iniziato ad avere febbre, poi l’esito dei tamponi: a ieri le positività erano otto (su venti addetti che operano nel panificio-pasticceria). «Siamo ancora in attesa di conoscere l’esito dei test ai quali si sono sottoposti gli impiegati e gli addetti dell’agraria - sospira Scodeller - quindi le positività potrebbero crescere». Ieri, con il personale ridotto all’osso, il presidente, che dopo quindici giorni di isolamento domiciliare fiduciario ha ricevuto proprio in mattinata l’esito negativo del tampone al Coronavirus, ha dovuto prendere una decisione: chiudere le Cooperative agricole. Nel frattempo ha contattato un’azienda esterna che provvederà a sanificare, in tempi rapidi, tutti i locali.
I FORNITORI
Più gravoso, per Scodeller, è stato il compito di contattare tutti i fornitori. «La totalità – afferma – ha capito il problema.

Anzi, sono stato ringraziato per averli avvisati del motivo della sospensione del servizio e si sono complimentati per le precauzioni che abbiamo utilizzato. Nonostante tutti i dipendenti abbiano sempre lavorato in sicurezza, con i dispositivi di protezione regolarmente indossati, il virus è entrato nei nostri laboratori. E, devo ammetterlo, ci sta creando parecchi danni». I panificatori, in particolare, lavorando tutti a stretto contatto tra loro, si sono contagiati uno dopo l’altro. «In assenza di sufficiente forza lavoro per far fronte a tutte le consegne – sostiene il presidente Scodeller – ci siamo visti costretti a chiudere per almeno 15 giorni. Ancora oggi, con quanto già presente nelle nostre celle di lievitazione, riusciremo a garantire il servizio. Da lunedì, però, sospenderemo ogni attività. Sia quella del panificio che dell’agraria, essendo tutto concentrato a Castions nello stesso complesso». Un duro colpo per la Cooperativa agricola che, mai come in questo momento, stava lavorando con numeri importanti e che, anzi, stava ulteriormente espandendo i propri orizzonti commerciali. Tanto da arrivare a rifornire quotidianamente, grazie a otto addetti alle consegne, centinaia di realtà tra Friuli e Veneto. Sia private che pubbliche. Dal pane alle paste, dai pasticcini alle torte, la coop di Castions, negli anni, è riuscita a conquistarsi una buona fetta del mercato. «Ciò grazie alla serietà e all’artigianalità. Tutti i nostri prodotti – tiene a precisare Scodeller – sono freschi di giornata. E vengono lavorati dai nostri addetti». Da lunedì, quindi, la cooperativa chiuderà i battenti. «Dopodiché – confida il presidente – ripartiremo più forti di prima, confidando ovviamente nel sostegno dei nostri clienti di sempre. Dai più piccoli ai più grandi». Dopo che la notizia si è diffusa (anche attraverso i social network), sono arrivati alla realtà cooperativa di Castions decine di messaggi di solidarietà. Un segno di vicinanza, in questo momento particolarmente delicato, che ha rincuorato il presidente e tutti i soci.

Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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