SPILIMBERGO - Le ottobrate, le novembrate e adesso l'Estate di San Martino stanno portando sulle strade della pedemontana centinaia di cicloamatori, come e più dei periodi caldi dell'anno. Le temperature miti suggeriscono di scalare vette e di godere appieno dei panorami autunnali della zona. Tutto bene? Non proprio. Si stanno, infatti, parallelamente intensificando i fenomeni di maleducazione e anche di gravi infrazioni al Codice della Strada da parte di molti sportivi che, evidentemente, si prendono un po' troppo sul serio.
IL FENOMENO
Da quanto si è appreso, sono state elevate anche alcune contravvenzioni di fronte alla completa occupazione della carreggiata da parte di gruppi di cicloamatori persuasi di poter disporre della totalità della sede stradale come fossero impegnati in una competizione. Non solo: sono stati segnalati anche comportamenti completamente incivili, taluni addirittura al limite dell'applicazione del Codice penale.
Nel maniaghese, ad esempio, un automobilista che si era permesso di sottolineare la necessità di utilizzare le piste ciclabili che scorrono parallele a praticamente tutte le maggiori arterie di collegamento della zona, non solo si è sentito apostrofare da un gruppetto di una dozzina di esagitati con epiteti irripetibili, ma anche rischiato di vedersi sradicare lo specchietto, sul lato passeggero, da parte di uno scalmanato, a cui il consiglio sulle regole da seguire non era andato proprio giù.
L'uomo ha colpito ripetutamente a pugni la vettura, senza riuscire nell'intento di staccare il pezzo del veicolo, grazie al fatto che l'autista ha accelerato e se n'è andato, evitando così anche un pericoloso faccia a faccia. In un altro caso, questa volta alla prima periferia della città del mosaico, un gruppetto di ciclisti è quasi venuto alle mani con un pedone che aveva sommessamente segnalato che sulle strisce pedonali anche i campioni della domenica devono concedere la precedenza. Insomma, pare si stia perdendo il senso delle pedalate in comitiva.
LE REGOLE
In ogni caso, dopo diverse segnalazioni, le forze dell'ordine hanno deciso di passare alla tolleranza zero: chi non procederà in fila indiana o non utilizzerà le piste ciclabili, ove esistono, sarà passibile di sanzioni. Obbligatori i dispositivi ad alta visibilità. A farne le spese, nei giorni scorsi, un gruppetto di sportivi della zona avianese, che ha collezionato le prime sanzioni in Val d'Arzino. Pattuglie in strada anche nel fine settimana.
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