La casa di riposo di Castions riapre alle visite: dopo cinque mesi e 18 morti finisce l'isolamento

Venerdì 17 Luglio 2020 di Redazione
La casa di riposo Micoli-Toscano di Castions di Zoppola
ZOPPOLA - È stato per mesi l’allarme rosso della provincia di Pordenone, il singolo luogo più colpito del territorio dal contagio e dai lutti collegati al Covid-19. Ma ora è tornato alla normalità, o meglio a un regime accettabile per gli anziani che sono rimasti isolati da tutto e tutti per quasi cinque mesi. Da lunedì la casa di riposo Micoli-Toscano di Castions di Zoppola ha riaperto le porte alle visite dei parenti. Il protocollo è una gabbia fatta di regole, ma almeno gli occhi degli anziani hanno potuto di nuovo incrociare quelli di figli, fratelli e nipoti. Non solo, da qualche giorno è iniziata anche la riammissione nella struttura di quegli ospiti che - una volta guariti dal Covid-19 - erano stati trasferiti per ragioni di sicurezza in altre strutture della provincia. 

SOLLIEVO E BILANCIO
Le parole sono quelle della direzione della struttura, affidata a Ludovico Cafaro. «Finalmente la fase più difficile di questa pandemia da virus Covid 19, per la residenza di Castions, appare superata, con il definitivo accertamento dello stato di ripetuta negatività degli ospiti presenti». La riapertura della casa di riposo alle visite è stata anche l’occasione per ripercorrere non senza commozione i mesi più difficili, costati la vita a 18 residenti della struttura. «A partire dal mese di marzo 2020 - ha proseguito Cafaro - abbiamo registrato nella nostra piccola comunità la perdita di persone cui avevamo dato come sempre, chi da più tempo chi da più recentemente, accoglimento e protezione e che invece sono incorse in una malattia le cui modalità di diffusione e gravità, non sono state ancora chiarite del tutto. Pur convinti di aver operato, per quello che competeva alla Fondazione, nella maniera più adeguata possibile, aspettiamo dalle autorità preposte una valutazione più ampia di cosa sia successo, anche per evitare che in futuro possano ripetersi situazioni analoghe». 
I PROTOCOLLI
Per quanto riguarda gli ospiti che in questi giorni stanno rientrando alla Micoli-Toscano dopo aver trascorso la convalescenza in strutture diverse, è prevista comunque la quarantena di 14 giorni in un reparto dedicato, che è stato sanificato e ridipinto. Le visite, invece, devono avvenire in modo super-controllato. Per questo la direzione ha stilato un protocollo dettagliato. Gli ingressi, ad esempio, devono essere controllati e soprattutto scaglionati. Il metodo scelto è quello della prenotazione ed è consentita la visita agli anziani solo ad un familiare per volta. Prima dell’ingresso in struttura saranno verificate le condizioni di salute dei familiari in modo da identificare e precludere l’accesso a visitatori con sintomi simil-influenzali o febbre o venuti in contatto con casi di Covid-19 negli ultimi 14 giorni. L’accesso dei familiari in struttura sarà consentito solo previa igienizzazione delle mani e utilizzo di dispositivi di protezione individuale forniti dalla Residenza stessa (mascherina chirurgica); il visitatore uscirà in sicurezza mediante accompagnamento di personale autorizzato. I luoghi dedicati alle visite, compatibilmente con le condizioni dell’ospite, saranno prioritariamente gli spazi all’esterno, nel rispetto delle regole di igiene e sicurezza.
Ultimo aggiornamento: 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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