Ci sono i No Vax rappresentati dal movimento Vita che piazza in prima linea l'ex consigliere comunale di Trieste Ugo Rossi, arrestato perchè in una manifestazione contro il green pass oppose resistenza alle forze dell'ordine. Ma c'è pure Stefano Puzzer, l'ex leader dei portuali, poi dimissionario perchè anche lui non ne voleva sapere del lasciapassare contro il Covid. Corre con Italexit di Gianluigi Paragone ma in un collegio in Emilia Romagna.
CENTRODESTRA
Forza Italia è forse la sorpresa più significativa di questa tornata elettorale. Gli Azzurri friulani, infatti, sono stati fatti fuori dagli alleati di Lega e Fratelli d'Italia dai posti sicuri. Nessun collegio uninominale e quindi dovranno cercare di portare a casa un deputato sul proporzionale. Ma non sarà facile, perchè le percentuali che vengono accreditate in questo momento non farebbero scattare un seggio neppure con i resti. Sarebbe la prima volta da quando Silvio Berlusconi ha fondato il partito che il Friuli Venezia Giulia resta senza un rappresentante in parlamento. L'unica possibilità è per Sandra Savino, capolista al plurinominale della Camera, ma non ci sono certezze. Anzi, la più accreditata è quella di non riuscire.
Nella Lega è dovuto intervenire Matteo Salvini in persona per chiudere le liste: i nomi presentati erano troppi e non si trovava la quadra. D'imperio ha candidato l'europarlamentare Marco Dreosto e ha fatto fuori l'uscente, il senatore Mario Pittoni. Massimiliano Panizzut, pordenonese, fedelissimo del presidente Massimiliano Fedriga, è riuscito a prendere un collegio uninominale a Trieste. Sarà scortato dallo stesso governatore visto che quella non è la sua città. Una certezza, invece, Vannia Gava, che per sicurezza ha ricevuto un posto nell'uninominale di Pordenone e uno come capolista alla Camera nel plurinominale. Se eletta in entrambi, come tutto fa supporre, lascerà il posto all'assessore regionale Graziano Pizzimenti, secondo alla Camera.
Nessun problema in casa di Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni ha consacrato Luca Ciriani, in odor di ministero se il centrodestra vincerà le elezioni, così come l'uscente Walter Rizzetto, nonchè coordinatore regionale. Due donne, una di Trieste, Nicole Mattioni e una di Gorizia, Francesca Tubetti sono inoltre pronte a staccare il biglietto per Roma.
CENTROSINISTRA
Il Pd ha puntato su due donne: Debora Serracchiani alla Camera e Tatiana Rojc al Senato. Entrambe uscenti, entrambe riconfermate. Se scatterà il terzo seggio, toccherà al segretario regionale Cristiano Shaurli, ma la sua candidatura ha scontentato le altre anime centriste del partito che ora vogliono un nuovo congresso per ribaltare la poltrona di Shaurli. Più Europa è riuscita a fare una lista con persone giovani, ma che già masticano un po' di politica. A guidarle Stefano Santarossa che è uno dei militanti più anziani.
Pare proprio che quel famoso detto moriremo tutti democristiani abbia un fondo di verità. Almeno a vedere la lista di Noi moderati dove accanto al capolista Maurizio Lupi, democristiano doc, c'è Enzo Bortolotti, già sindaco di Azzano Decimo, segretario provinciale della Lega e sicuramente tutto fuorchè democristiano di centro e moderato. Ora, invece, corre al Senato per la compagine di Lupi e Brugnaro. Sembra sia stato lo stesso sindaco di Venezia a volerlo in lista. Bortolotti, dopo quasi venticinque anni di Lega, ha stracciato la tessera e cambiato casacca. Non ha grandi change, ovviamente, ma è insieme ad un'altra leghista di vecchia data, Clelia Cao, sacilese della stessa sezione della reginetta Vannia Gava. Anche lei ha gettato alle ortiche la tessera della Lega rinnovata da poco. Insieme si stanno allenando per le prossime regionali. Ma da più parti nel campo leghista ci sono fuoriuscite che stanno a dimostrare che nel movimento non mancano i mal di pancia. Un piccolo segnale di allarme.