Bonus psicologo per mille ragazzi: la Regione mette 300mila euro

Venerdì 25 Febbraio 2022 di Camilla De Mori
Disagio tra i giovani

Bonus psicologo, la Regione ci crede.

Indipendentemente dalla partita ancora aperta a livello nazionale, il Friuli Venezia Giulia ha già a bilancio 300mila euro per aiutare fino a mille ragazzi delle medie e delle superiori a superare le difficoltà acuite dalla pandemia. A dare il via operativo al piano di sostegno psicologico, abbattendo i costi per i colloqui con i professionisti che aderiranno, sarà una convenzione fra la Regione e l'Ordine, che sarà siglata «presto. Ci stiamo lavorando», come assicura l'assessore regionale Alessia Rosolen. Soddisfatto il presidente degli psicologi friulani, Roberto Calvani, che confida che i bonus possano essere lo strumento per traghettare il periodo necessario a raggiungere una norma strutturale sullo psicologo di base, che preveda almeno due professionisti per distretto, sulla falsariga di quanto avviene con i dottori di famiglia. Un primo passo è stato fatto con l'approvazione all'unanimità in Consiglio regionale della mozione presentata da Roberto Cosolini (Pd) e Furio Honsell (Open sinistra Fvg).

L'ORDINE

«Il bonus psicologo a livello nazionale ancora è un canovaccio, in attesa dell'approvazione al Senato - ricorda Calvani -. In Regione, invece, i 300mila euro sono sicuri, già stanziati a bilancio: il bonus potrà partire in Fvg appena firmeremo la convenzione». Per ora, prosegue, «l'ipotesi è quella di assegnare i contributi senza tetto Isee, ma passando attraverso l'Ardiss. Le famiglie che necessitano di un aiuto per i figli potranno così essere incanalate nel percorso per ottenere il voucher». Il format, infatti, secondo le prime ipotesi, potrebbe appoggiarsi al sistema di TurestainFvg (quello del voucher per il bonus vacanze), dove dovrebbero accreditarsi i professionisti della mente. In questo modo «le famiglie non dovrebbero anticipare un euro. La Regione poi rimborserebbe i voucher agli psicologi aderenti». L'idea a cui si lavora, prosegue Calvani, è quella di bonus da 300 euro per cicli da cinque sedute, a 60 euro a colloquio, in modo tale da raggiungere «fino a mille ragazzi di medie e superiori», perché gli adolescenti sono quelli che più di altri hanno subìto l'onda d'urto del trauma legato alla pandemia, con un'impennata di disturbi del comportamento alimentare ma anche, nei casi più gravi, di tentativi di suicidio.

MOZIONE

Ma la vera chiave di volta della rivoluzione per la salute mentale di tutti (non solo ragazzi, ma anche adulti e anziani), secondo l'Ordine, sarebbe rappresentata da una norma sull'assistenza psicologica di base. Cruciale, secondo Calvani, l'unanimità registrata dalla mozione, che impegna la giunta a istituire sportelli gratuiti nelle case di comunità. In questi ambulatori (a cui le persone potrebbero accedere direttamente oltre che su segnalazione di altri medici) dovrebbero operare psicologi delle cure primarie, «due professionisti per distretto, per un totale di una quarantina di figure in regione», sul modello di quanto previsto dalle leggi di altre regioni. «Auspichiamo - dice Calvani - che la mozione possa diventare la base per l'emanazione di una legge regionale, come ha fatto la Campania e come stanno facendo Toscana, Liguria e Lombardia.

E' una bella cosa che si sia giunti all'unanimità: il segno di una grande disponibilità trasversale. Questi sportelli garantirebbero un primo filtro anche contro i ricoveri impropri e gli accessi al pronto soccorso inappropriati, intercettando tutte le forme di disagio che in questo momento la gente manifesta anche in seguito alla pandemia». Secondo il presidente dell'Ordine, infatti, «ci vuole una legge che sia finanziata. Vanno benissimo tutti i bonus, regionali o nazionali, ma se i fondi non diventano strutturali con continuità nel tempo, poi tutto si esaurisce. I bonus potrebbero invece tamponare il tempo che serve per arrivare all'emanazione di una legge anche in Fvg». Soddisfatto dell'approvazione unanime Cosolini (Pd). L'assessore Riccardo Riccardi ha parlato di «una pagina importante». Anche il M5S aveva presentato una mozione, convergendo poi su quella dei colleghi. «Dispiace però - ha detto Andrea Ussai - che non sia stato accolto il nostro emendamento» per le fasce più giovani.
 

Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 12:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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