Sputano e tentano di incendiare la bandiera d'Israele rubata in municipio, denunciati due 17enni egiziani

Sabato 25 Novembre 2023 di Cesare Arcolini
La bandiera israeliana esposta sul Municipio di Pordenone

PORDENONE - Sputi e gesti dispregiativi contro la bandiera d’Israele sottratta dal municipio di Pordenone e ritrovata bruciacchiata in un cassonetto per i rifiuti. Sei ragazzi tra i 16 e 17 anni, tutti di nazionalità egiziana e ospiti di un centro per minori non accompagnati della provincia di Pordenone, sono al centro degli accertamenti avviati dalla Digos dopo due segnalazioni arrivate giovedì sera dalla stazione delle corriere.

Se siano stati loro ad arrampicarsi sulla facciata del municipio, in corso Vittorio Emanuele II, e a sottrarre la bandiera israeliana esposta dall’amministrazione comunale, ancora non è chiaro. Ciò che mostrano le telecamere nella zona di via Mazzini, invece, ha permesso di denunciare alla Procura per i minorenni di Trieste, per vilipendio della bandiera di uno Stato estero, due 17enni che sono affidati a una cooperativa a Pasiano e Brugnera. Sugli altri quattro proseguono gli accertamenti degli investigatori, mentre sul furto del vessillo la segnalazione è contro ignoti.

L’ESCALATION

Una ragazzata? Può darsi, ma il gesto non è stato affatto sottovalutato dalla Polizia di Stato. A poche decine di metri di distanza, infatti, lo scorso 10 ottobre è stata imbrattata con vernice rossa la bandiera virtuale d’Israele proiettata sulla facciata di palazzo Klefisch, la sede di Confindustria. Sul muro, proprio in corrispondenza del vessillo, sono state ritrovate delle chiazze rosse, come se qualcuno avesse giocato al tiro al bersaglio. A Sacile, la vigilia dell’attacco di Hamas contro gli israeliani, è comparsa una scritta di fede musulmana sul campanile di San Odorico, vergata in arabo con lo spray nero: «Non vi è alcun Dio al di fuori di Allah». Stesso messaggio, sempre a Sacile, nel vicino sottopasso di San Odorico, dove il writer ha lasciato anche un data: 5 ottobre. Forse non sono episodi collegati tra di loro, ma per gli investigatori sono segnali che non vanno trascurati, perché potrebbero nascondere una matrice politico-religiosa.

LE INDAGINI

La Digos ha acquisito le immagini registrate dalle telecamere in corso Vittorio Emanuele, in via Mazzini e in stazione. Al momento non è stato chiarito chi abbia rubato la bandiera appesa sul terrazzo sotto l’orologio. Le telecamere ruotano e il momento del furto potrebbe essere sfuggito all’obiettivo. Ciò che stupisce è che nessuno, in centro storico, abbia visto l’azione. Chi si è arrampicato ha sicuramente attirato l’attenzione, ma non vi è stata alcuna telefonata al 112. Non è andata così in stazione. Alle 18.50 due persone - un uomo e una donna - hanno segnalato i ragazzi che sputavano sulla bandiera d’Israele e tentavano di bruciarla con un accendino. Erano preoccupati che la situazione potesse degenerare. I sei ragazzi sono stati rintracciati dalla Digos, poi supportata da due pattuglie della Squadra Volante, sulla banchina delle corriere: stavano aspettando il pullman che li avrebbe riportati al centro di accoglienza.

TRA I RIFIUTI

La bandiera è stata recuperata tra i rifiuti, dove è stata gettata perché non riuscivano a distruggerla. Accompagnati in Questura, sono stati identificati e trattenuti per gli accertamenti. Le immagini della videosorveglianza comunale mostrano mentre tentano di appiccare il fuoco, azione imputabile soltanto ai due 17enni denunciati. Gli altri avranno conseguenze soltanto se verrà dimostrata una partecipazione al furto e al vilipendio. È la prima volta che viene segnalata la loro presenza a Pordenone. Fino all’altra sera non erano mai stati controllati dalle pattuglie della Volante che tengono d’occhio il luoghi di aggregazione giovanili.

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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