Le badanti diventano più care, se ne vanno altri 1.600 euro l'anno: la batosta per 21mila famiglie friulane

Venerdì 23 Dicembre 2022 di Marco Agrusti
Una badante con un'anziana
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Circa 125 euro in più ogni mese da gennaio.

Con un conto che a fine anno arriverà a toccare anche i duemila euro in più per ogni nucleo familiare. Il tutto senza che in parallelo crescano anche i sostegni pubblici, che già negli anni hanno raggiunto vette importanti ma che in questo momento storico non potranno lievitare e mettere in crisi i bilanci. L’ennesima batosta per le famiglie a due passi dal Natale riguarda una delle forme di assistenza agli anziani più utilizzata in Friuli, con un picco in provincia di Pordenone: le badanti. E in tutta la regione si parla di circa 20mila famiglie direttamente coinvolte. 


COSA SUCCEDE


Come per ogni bene o servizio, conta anche e soprattutto l’inflazione. Si chiamano adeguamenti tecnici, ma in questo caso si parla di un aumento assolutamente non in linea con quelli degli anni precedenti. Gli stipendi delle badanti in regola (quindi con un contratto firmato da entrambe le parti con tanto di contributi pensionistici e giorni liberi settimanali) aumenteranno infatti in media di circa 125 euro al mese. Una notizia che in Friuli Venezia Giulia avrà un impatto particolare, dal momento che la nostra regione annovera sempre più collaboratrici domestiche e ha una delle incidenze in relazione alla popolazione più alte d’Italia. La media del Friuli Venezia Giulia, ad esempio, arriva a 15 badanti ogni 100 anziani, mentre in provincia di Pordenone la figura della collaboratrice domestica è utilizzata 16,5 volte sempre su 100 anziani. La Destra Tagliamento è il territorio in cui si fa più ricorso all’aiuto della badante e anche la zona del Friuli Venezia Giulia nella quale l’impatto degli aumenti sarà maggiore. 


IL CALCOLO


Secondo le ultime stime elaborate dall’Istat, le collaboratrici domestiche nella nostra regione sono 21mila 878. E una quota superiore al 95 per cento tra i contratti in regola è composta proprio da badanti. Il numero maggiore è composto da straniere per un totale di 15mila 211. Le italiane sono in tutto 6mila 667. Facendo un rapido calcolo, a causa degli aumenti dovuti alla super inflazione degli ultimi sei mesi, ogni famiglia che oggi si avvale in Friuli dell’aiuto di una badante sarà costretta a sborsare più di 1.500 euro in un anno rispetto a quanto pagava in precedenza. E di conseguenza cresceranno anche i contributi. In caso di contratto con tredicesima, il salasso supererà i 1.600 euro in più ogni 12 mesi. E se si trasferisce la cifra su tutta la regione, la batosta sarà di quasi 36 milioni di euro. I contratti parlano di otto ore al giorno e per chi segue anche la notte un assistito è obbligatorio avere una stanza riservata al lavoratore e un giorno di riposo alla settimana. Un problema per molte famiglie che sono obbligate, se non hanno la possibilità di seguire in proprio il familiare, ad assumere un altro collaboratore. Le necessità delle famiglie parlano chiaro: all’assistenza alle persone anziane o malate si associa anche la necessità di effettuare pranzo e cena, occuparsi dell’igiene ed effettuare lavori domestici in casa. 


DOPPIO RINCARO


Quasi duemila euro in più l’anno per chi si avvale della collaborazione di una badante. L’alternativa della casa di riposo torna quindi a diventare allettante. Ma è giusto considerare anche l’uso del condizionale, perché nelle ultime settimane si è assistito a un fenomeno parallelo a quello dei rincari sul costo delle badanti. Anche le direzioni delle residenze per anziani, infatti, sono stati costretti a ricorrere a una raffica di aumenti, innalzando ad esempio le rette giornaliere di circa 3,5 euro al giorno nelle principali strutture del Friuli Venezia Giulia. In questo caso l’inflazione c’entra sì e no, perché la ragione alla base degli aumenti è da ricercare nelle bollette sempre più esose che riguardano le case di riposo. 

Ultimo aggiornamento: 18:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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