Lavoratori domestici, 22mila in Friuli VG: quasi il 10% sono uomini che arrotondano

Giovedì 14 Luglio 2022 di Loris Del Frate
Una colf al lavoro. In Friuli VG quasi 22 mila

PORDENONE - In regione solo oltre ventimila. Per l'esattezza l'ultimo riferimento (dati Istat) che è del gennaio 2021 ne conta esattamente 21mila 878. È un lavoro che fanno solitamente le donne, ma ci sono anche uomini che non sfigurano. Stiamo parlando dei lavoratori domestici, nel particolare di badanti anche se il ruolo dell'assistenza alle persone anziane a domicilio molto spesso si interseca con la necessità di fare pure lavori domestici e preparare il pranzo. C'è subito da dire che con la pandemia il lavoro domestico era crollato in regione e nelle province di Pordenone e Udine. Del resto prima il lokdown, poi la necessità di avere il green pass e il fatto che gran parte delle badanti proveniva dai Paesi dell'Est ed era stata vaccinata con un siero che in Italia non aveva avuto il via libera, avevano fatto precipitare l'offerta anche se la domanda e rimasta sempre alta.

I NUMERI
Oggi il lavoro domestico è tornato a decollare. Sul territorio regionale - come detto - ci sono 21.878 lavoratori con un incremento di assunzioni rispetto allo scorso anno pari al 3.7 per cento. Grazie alla sanatoria per le badanti straniere il lavoro sommerso è calato anche se restano delle sacche di nero, soprattutto in quelle situazione in cui non è necessario l'ausilio del lavoratore durante la notte. È un lavoro svolto prevalentemente dalla donne che rispetto al numero complessivo sono 20mila 099. C'è comunque una parte, seppur modesta, anche di uomini impegnanti nell'assistenza e nei lavori domestici che in regione arriva complessivamente a mille e 779 persone.

Non sono pochi e la stragrande maggioranza sono italiani. Per quanto riguarda le badanti, invece, il numero maggiore è composto da straniere per un totale di 15mila 211. Le italiane sono in tutto 6mila 667.

LE ORE DI LAVORO
I contratti parlano di otto ore al giorno e per chi segue anche la notte un assistito è obbligatorio avere una stanza riservata al lavoratore e un giorno di riposo alla settimana. Un problema per molte famiglie che sono obbligate, se non hanno la possibilità di seguire in proprio il familiare, ad assumere un altro collaboratore. Nella stragrande maggioranza dei casi il lavoro nero si annida in questo servizio giornaliero. Si sceglie insomma una persona senza contrattualizzarla, anche perchè non dorme quasi mai a casa dell'assistita.

LE MANSIONI
Le necessità delle famiglie parlano chiaro: all'assistenza alle persone anziane o malate si associa anche la necessità di effettuare pranzo e cena, occuparsi dell'igiene ed effettuare lavori domestici in casa. Del resto non sono molte le persone qualificate per poter operare solo sull'assistenza alle persone, soprattutto se arrivano dall'estero. Hanno sicuramente esperienza, ma di qualifiche poche, se si escludono alcuni operatori socio assistenziali o infermiera in pensione, ma in questo caso sono praticamente tutti italiani e gli ingaggi sono in nero per non andare a influire sulle pensioni. Le qualifiche scendono ancora di più nel caso in cui l'assistenza venga fornita da personale straniero anche perchè gli attestati presi nei paesi dell'Est, salvo rare eccezione, non sono riconosciuti.

GLI UOMINI
Sono una nicchia, ma in regione oltre mille fanno questo mestiere. A differenza delle donne che lo fanno per mestiere la gran parte del sesso forte lo fa nel tempo libero per arrotondare, da pensionato per integrare l'assegno mensile o durante il periodo di disoccupazione. Anche una buona fetta dei maschi lavora in nero soprattutto perché lo zoccolo duro è composto da pensionati che cercano di migliorare il loro stile di vita con un lavoretto da tre - quattro ore al giorno. È pur vero che gran parte di loro, a differenza delle donne straniere, ha una qualifica perché aveva lavorato in sanità o in qualche servizio ospedaliero. Come dire che sono operatori socio sanitari o infermieri.

LE AGENZIE
In regione ce ne sono quasi duecento. Sono i luoghi in cui si trovano i lavoratori domestici e si può firmare il contratto di lavoro. Non solo. L'agenzia si occupa anche di trovare eventuali sostituti e di monitorare il gradimento dei clienti. Chi si rivolge all'agenzia sa che deve mettere in regola la persona. Funziona anche il passa parola: in quel caso la trattativa è privata.

Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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