AZZANO DECIMO - Non è stato un brutto sogno.
IL SOPRALLUOGO
Lo sguardo basso di Gobbo racconta tutto il vuoto provato davanti a quell'immenso stabile incenerito dalla furia del fuoco, utilizzato come deposito, frutto del lavoro e della fatica di tanti dipendenti, e della passione di credere in un progetto, portato avanti con la famiglia. Riky resta distante dallo stabile, come se non fosse ancora pronto a guardare cosa è rimasto dentro. O forse perché l'ha visto già miliardi di volte, che una in più non cambierebbe certo la dura realtà. Si abbassa, abbraccia uno dei figli e indicandogli quella figura che si muove in lontananza gli chiede: «Quello chi è?» Un esile vocina squarcia il silenzio: «Il pompiere». Il resto è un abbraccio, quasi a voler addolcire il dramma di aver perso tre anni di sacrifici in una giornata sola. A dimostrare il proprio supporto e portare un poco di conforto è anche un dipendente della Mobili Fiver, che si unisce al titolare nel sopralluogo.
NELLA PANCIA DEL ROGO
A mezzogiorno comincia a sollevarsi un po' d'aria e costeggiando la struttura si viene investiti dal cattivo odore di bruciato. È sufficiente affacciarsi a uno dei tanti finestroni dello stabile per vedere cosa ne è rimasto. I vetri esplosi hanno aperto la scena su quella che sabato pomeriggio era solo una grande bocca di fuoco, un'enorme fornace a cielo aperto. Ecco allora che nella pancia del rogo sopravvivono costole di legno e poco altro materiale, che, divorato dalle fiamme, si è accartocciato su se stesso. Qua e là ancora qualche sbuffo di fumo, dai focolai che non si sono ancora arresi ai gettiti d'acqua dei pompieri, continuati per tutta la notte e con l'ausilio di diversi mezzi in azione. Ci penseranno le ultime operazioni a spegnerli completamente. Dentro, il magazzino è un cimitero di lamiere, con il tetto collassato, come se fosse imploso. Fuori è impossibile non notare nove muletti imballati parcheggiati nel cortile che costeggia l'edificio. Al momento non si conosce se siano "sopravvissuti" alla devastazione o se stazionassero lì prima ancora prima dell'incendio.