SACILE (PORDENONE) - Dopo l'emergenza e i tentativi di salvataggio, Antonio Pitton non ce l'ha fatta a soli 45 anni. Mercoledì notte intorno alle tre era stato vittima di un violento attacco d'asma per il quale la madre Gianna aveva chiamato l'ambulanza che lo aveva poi ricoverato all'ospedale. Soffriva di una grave forma della malattia respiratoria ormai da parecchi anni, tanto da aver subito più ricadute che lo avevano portato anche ad altri ricoveri d'urgenza. Dopo poco più di 24 ore il sacilese si è arreso a quel violento e inesorabile attacco d'asma.
Antonio Pitton era perito del mobile e aveva lavorato per anni in aziende lontane da Sacile e dalla nostra provincia. Oltre alla mamma lascia due figli avuti da altrettante compagne: un bambino di sei anni oggi residente in Emilia Romagna e il primogenito Davide, di 24 anni, che abita invece a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Separato, aveva comunque mantenuto ottimi rapporti con la compagna Irene che gli è stata vicina anche durante quest'ultimo ricovero. Antonio abitava con la madre Gianna in via Ronche, al civico 7. «Voglio ringraziare gli infermieri arrivati dall'ospedale di Sacile per la loro bravura», ricorda. I sanitari, sul posto anche un rianimatore da Pordenone, avevano soccorso il 45enne ormai in arresto cardiaco. «Purtroppo, quando dopo molti minuti sono riusciti a far ripartire il cuore, i polmoni erano già irrimediabilmente compromessi», commenta Gianna che abita davvero piuttosto vicino all'ospedale cittadino che però alle 3 di notte non ha più da tempo alcun tipo di Pronto soccorso.