Pordenone. Ricercatori al Cro, si apre uno spiraglio per il posto fisso: aspettano in 60

Sabato 8 Luglio 2023 di Loris Del Frate
Ricercatori al Cro, si apre uno spiraglio per il posto fisso: aspettano in 60

PORDENONE - Si apre uno spiraglio per l’assunzione a tempo indeterminato dei quasi sessanta ricercatori del Cro di Aviano e della cinquantina che operano al Burlo di Trieste. «Con la conversione in legge del decreto 51 dell’anno in corso - spiega Pierluigi Benvenuto della Cgil - che riguarda Inps ed enti pubblici si arriva ad una possibile svolta per la stabilizzazione del personale della ricerca sanitaria degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Ircss. Una svolta che potrebbe essere molto positiva per i nostri due Istitui.

Dal primo luglio 2023 al 31 dicembre 2025, infatti, gli Istituti possono assumere a tempo indeterminato, nella posizione economica acquisita, in coerenza con le dotazioni organiche il personale della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria reclutato a tempo determinato con procedure concorsuali». 


I criteri

I papabili devono aver maturato al 30 giugno 2023, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale, con rapporti di lavoro flessibile o con borse di studio. «Una legge - va avanti Benvenuto - che nei due Irccs della Regione Friuli Venezia Giulia, Centro di Riferimento oncologico di Aviano e Burlo Garofolo di Trieste, potrebbe riguardare circa 115 ricercatori in servizio al 30 giugno 2023, ossia 58 al Cro di Aviano e 55 al Burlo Garofolo di Trieste». In questa maniera si darebbe una risposta positiva a tanti giovani che stanno aspettando da anni di poter avere la stabilità professionale. «È da anni che questa ristretta fascia di ricercatori combatte in continuo concerto con le Fp Cgil e Cisl ed in accordo con l’Associazione Ricercatori in Sanità (Arsi), affinché il proprio lavoro raggiunga il minimo riconoscimento, considerando il ruolo strategico e prezioso della ricerca sanitaria nel Paese». I lavoratori e le lavoratrici della ricerca sanitaria si dichiarano fiduciosi nell’applicazione della legge da parte dei propri Istituti. Resta ancora da affrontare il problema del doveroso collocamento della figura del ricercatore sanitario nella sezione contrattuale della dirigenza, anziché del comparto, come fin ora accaduto.

I Pnrr
 

Al Cro è da poco operativo un nuovo mammografo digitale con tomosintesi, che l’istituto ha acquistato grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di uno dei primi progetti Pnrr giunti a conclusione nell’ambito sanitario. Il costo dell’apparecchiatura - che sostituisce quella precedentemente in uso alla Radiologia Oncologica - è di 151 mila euro, interamente finanziati attraverso i bandi del progetto Next Generation. Si tratta di un macchinario innovativo che consentirà l’esecuzione di diverse procedure di screening e diagnostica senologica, compresi gli esami di tomosintesi (ovvero in 3D) e l’esecuzione di biopsie guidate, ed è dotato di un software d’intelligenza artificiale per calcolare la densità mammaria. Rappresenta un requisito importante per mantenere, l’accreditamento internazionale dell’Unità senologica del Cro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci