Vaccini nelle case di riposo, Padova accelera a fine settembre partiamo con la terza dose

Venerdì 10 Settembre 2021 di Gabriele Pipia
Riprendono le vaccinazioni nelle Rsa

PADOVA - Ci risiamo, nove mesi dopo.

All’inizio dell’anno il vaccino ha trascinato le case di riposo padovane fuori dall’incubo, ma nelle ultime settimane si sono ripresentati i primi contagi (di pazienti già immunizzati) e ora è già tempo di programmare la terza dose per evitare nuove difficoltà. Si partirà alla fine di settembre e in questi giorni i Servizi sociosanitari dell’Ulss Euganea stanno pianificando il calendario assieme ai Distretti e agli uffici organizzativi. Saranno interessate le 37 strutture per anziani della provincia ma anche diverse residenze per disabili. Proprio in una di queste nelle ultime settimane si è registrato un piccolo ma preoccupante focolaio: sono risultati positivi un operatore e quattro ospiti, tutti vaccinati. Tre di questi sono stati ricoverati e per fortuna si sono appena negativizzati. 


IL CALENDARIO
L’avvio della campagna per la terza dose era stata annunciata la scorsa settimana dal governatore Zaia. Si partirà dai cittadini “fragili” (come appunto gli ospiti delle case di riposo e i diversamente abili) e successivamente sarà il turno anche di tutti i sanitari. Il 31 dicembre 2020 la “Galvan” di Pontelongo fu la prima casa di riposo padovana ad avviare le vaccinazioni. Il calendario stilato dall’Ulss dovrebbe ricalcare quello messo in campo nove mesi fa, con alcune variazioni per motivi organizzativi: le date esatte saranno definite nel giro di dieci giorni.


I TEMPI
Per ricevere la terza dose (Pfizer o Moderna) bisognerà aver ricevuto la seconda da almeno sei mesi. Il vaccino sarà quindi somministrato a tutti gli ospiti che erano stati vaccinati entro il mese di marzo. Per tutti servirà nuovamente il consenso dei diretti interessati o dell’amministrazione di sostegno, che può essere un familiare. L’Ulss sta attendendo i moduli dal Ministero della Salute. 


I NUMERI
Nelle 37 case di riposo gli ospiti sono quasi 4.500 e la percentuale di vaccinati è del 98% (alcuni anziani non lo hanno fatto per motivi di salute). Gli operatori sanitari sono altrettanti e qui la percentuale di vaccinati scende all’85%: le procedure di sospensioni sono in corso. 
Il 2020 era stato un anno terribile con un lungo elenco di vittime e con il virus che si infilava nelle strutture colpendo come un carrarmato in una cristalleria. A fine dicembre, prima dell’avvio della campagna vaccinale, gli ospiti positivi erano 841. A maggio erano scesi a quota zero, ma nelle ultime settimane si sono verificati alcuni nuovi casi. Due contagi sono stati registrati a fine agosto all’Ira di Padova. 


IL MEDICO
«Siamo pronti a partire con la terza dose - assicura il dottor Stefano Bellon, dottore di famiglia e presidente proprio all’Altavita Ira - Dal punto di vista organizzativo non avremo alcun problema e ovviamente siamo favorevoli. Per fortuna tra i nostri 475 ospiti siamo tornati a zero contagiati, ma sappiamo che dopo nove mesi è bene evitare ogni rischio e rifare il vaccino. La terza dose è la priorità - chiude Bellon - ma un’altra priorità è rinforzare i nostri organici. La carenza di personale infermieristico è forte e il problema è molto diffuso. Ci sono strutture che decidono di accogliere meno ospiti proprio perché non hanno professionisti per seguirli». 


LE MATERNE
Tornano i casi di contagio nelle Rsa ma anche negli asili. Ieri sono emersi due casi in due distinte scuole materne di Padova. Due bambini sono infatti risultati positivi al tampone e le rispettive sezioni sono state quindi messe in quarantena. A casa almeno quaranta bimbi. Sono i primi casi, a due giorni dall’inizio di tutte le altre scuole. 

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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