Valentina, 33 ore di corsa non stop e trionfo sulle vette alpine

Lunedì 1 Agosto 2022 di Daniele Pagnutti
Valentina Michielli

PADOVA - Vincere dopo 33 ore e rotti di corsa ininterrotta su e giù per le Alpi francesi; questa è l'epica impresa realizzata da Valentina Michielli, specialista dell'ultratrail, disciplina sportiva ai limiti delle capacità umane. Valentina ha 41 anni, è ampezzana ma tesserata per il Wlf Team Sport, società padovana presieduta da Fabio Calzola, che è anche il suo trainer.

L'eccezionale prestazione è avvenuta a Grenoble, dove si è disputato l'Ut4m, una delle più importanti gare al mondo di ultratrail: 175 km e ben 12mila metri di dislivello, perché si trattava di scalare quattro cime vicine ai 3.000 metri: Vercos, Taillefer, Belledonne e Chartreuse. 280 concorrenti alla partenza, 80 all'arrivo; non solo Valentina ha stravinto la gara femminile, è addirittura arrivata sesta assoluta, solo cinque uomini le hanno tenuto testa, ma se ne è messi una settantina alle spalle.

Determinazione da paura

Come questo scricciolo che pesa 45 chili abbia potuto essere capace di tanto è al di là dell'immaginazione. «È sorretta da una volontà incrollabile - spiega Calzola - e da una cattiveria agonistica che fa quasi paura. Io l'ho assistita durate la gara, preparandole le bevande e gli integratori necessari che le consegnavo ai check point sul percorso: soste di 3-4 minuti al massimo, poi via di corsa senza perdere mai la voglia di attaccare. Ha triturato le sue avversarie nei primi 90 km, poi ha pensato solo a rimontare posizioni, superando uno dopo l'altro una quindicina di atleti che aveva davanti». Valentina è rimasta sveglia per oltre 33 ore, tra l'altro facendo una fatica improba. «Io a fine gara ero stremato - racconta Calzola - e non avevo corso un metro! Lei è arrivata stanca, ma ha comunque festeggiato, perché c'era una gran folla ad attenderla; venti minuti dopo l'adrenalina l'ha abbandonata e si è finalmente addormentata su una panca di fianco all'arrivo».

Lavoro e allenamenti

Come possa un essere umano reggere uno sforzo ai confini delle possibilità fisiche è questione di testa, ma non solo. Valentina Michielli, che è dirigente in una cooperativa alimentare di San Vito di Cadore, si allena tre volte al giorno e dedica all'ultratrail tutto il suo tempo libero. I risultati si sono visti: da quando la allena Calzola, Valentina è giunta seconda al Dolomiti Trail lo scorso anno, poi in primavera si è laureata campionessa italiana al Mottarone (con la maglia di Assindustria Sport) e si è classificata ottava assoluta al Trail del Garda. Ma l'obiettivo dell'anno era la gara di Grenoble, con in testa l'idea di essere ammessa a quella che viene considerata la gara regina della specialità: l'UtMb, l'ultratrail del Monte Bianco che disputerà nell'agosto dell'anno prossimo.

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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