PADOVA - Dopo che la nonna è morta per un tumore Martina, in memoria di nonna Mariabella ha lasciato crescere i capelli, e ha poi donato quasi mezzo metro di chioma per le donne malate di cancro. «Sono quattro mesi che sto cercando di fare tesoro di tutto ciò che hai lasciato dentro me, e ora ti dedico un piccolo gesto» spiega la 16enne padovanna protagonista di questo dramma a lieto fine. La nuova "Raperonzolo" ha deciso di regalare una lunga treccia bruna al progetto "Taglia e dona" dell'associazione "La cura sono io" che si dedica alla creazione di parrucche per malate oncologiche,«per le guerriere che combattono ogni giorno contro quei mali che fanno tanta paura e spesso tolgono la speranza!» spiega Martina.
Un amore sconfinato
Nonna Mariabella che tutti conoscevano semplicemente come Lella si era spenta quest'estate dopo una guerra contro il cancro affrontata all'Istituto Oncologico Veneto (Iov). Un amore sconfinato per una nonna energica e una nipote che di quell'entusiasmo si è nutrita da sempre e con il quale desidera ora contagiare gli altri, dimostrando che, oltre la malattia, oltre la morte, la vita è un dono meraviglioso. «Sono già quattro mesi, quattro lunghissimi mesi che non ti posso stringere, raccontare i miei segreti, passare del tempo con te - dice Martina parlando idealmente alla nonna - è vero, mi vieni ad abbracciare nei sogni, mi sei sempre vicino e mi tieni la mano sulla spalla». «Come ci ripetevi sempre tu: l'oceano è fatto di piccole goccioline d'acqua». Ecco perché la sedicenne ha voluto fare una cosa speciale «con la speranza di far tornare un sorriso a chi, come mia nonna, ha provato la sofferenza - conclude -. Ho donato i miei capelli i miei lunghissimi capelli» Anche la figlia di Mariabella e madre di Martina ha voluto ringrazione l'istituto oncologico per «la vostra professionalità, la disponibilità e l'aiuto che ci avete dato. Mia figlia è sempre stata gelosissima dei suoi capelli e la sua nonna li adorava.
I complimenti di Zaia
«Un gesto e un pensiero bellissimi, che sono l’espressione di una solidarietà assoluta, che ci riempie il cuore - ha detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia - Martina ci rammenta come i nostri giovani siano meravigliosi, pronti sempre a stupirci e a regalarci momenti di profonda riflessione che ci fanno ben sperare per un futuro migliore».
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