Trasporto scolastico: pronti centodieci autobus e quaranta controllori

Mercoledì 23 Dicembre 2020
Autobus Padova

PADOVA - Pronti 110 bus dei privati e 40 steward da schierare alle fermate e nelle autostazioni. In attesa di sapere se effettivamente il prossimo 7 gennaio i ragazzi delle scuole superiori potranno tornare in classe, ieri si è tenuta una nuova riunione tra il Prefetto e le amministrazioni dove sono presenti gli istituti superiori. Assieme a Renato Franceschelli attorno ad un tavolo rigorosamente virtuale - si sono ritrovati, appunto i rappresentanti dei Comuni che, nel padovano, ospitano licei, istituti tecnici e professionali e in generale scuole superiori. Presenti anche i rappresentanti dell'Ufficio scolastico regionale, il provveditore Roberto Natale e la Provincia. Contrariamente alle aspettative, non è stato trovato un accordo definitivo. Nel cassetto, però, ci sarebbe già un piano che è stato messo nero su bianco nei giorni scorsi.
I MEZZI

Il piano prevede che i mezzi messi a disposizione dai privati non siano più 150 come annunciato la settimana scorsa, ma 110. A contribuire a questa decisione c'è anche una certa difficoltà nel reperire i bus necessari a garantire il servizio. Moltissime aziende private di trasporto hanno deciso di sospendere provvisoriamente le assicurazioni dei loro mezzi e di mettere in cassa integrazione i dipendenti. Con una richiesta di lavoro che non va oltre le 2 ore al giorno, diventerebbe dunque anti economico riattivare le polizze assicurative e richiamare in servizio gli autisti. Parte integrante del piano è anche l'utilizzo di steward anti-assembramenti. Ad annunciarlo è stata una decina di giorni fa l'assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti. «Le aziende di trasporto, in breve tempo dovranno assumere, sempre a livello regionale, anche 220 persone che verranno utilizzate nei punti critici come fermate o stazione, per verificare che non si formino assembramenti ha spiegato l'assessore - Adesso dobbiamo capire che figure professionali inserire in organico, si potrebbe ipotizzare una sorta di steward. La cosa importunate, però, è potenziare i controlli per evitare in tutti i modi che si possano creare occasioni di contagio».
GLI STEWARD

Questi controllori saranno assunti da ogni singola azienda di trasporto con contratto a tempo determinato fino a giugno. Chiaramente, per procedere con le assunzioni e con i contratti per il potenziamento delle corse, le aziende hanno necessità di poter contare su risorse aggiuntive rispetto ai budget attuali. Per quel che riguarda Busitalia, è prevista l'assunzione di circa 40 operatori anti-assembramenti che, già da gennaio, dovrebbero entrate in servizio. «Il piano di massima ha spiegato ieri l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona al termine dell'incontro riuscirebbe a garantire la scuola in presenza per il 60%-70% degli studenti».
Attualmente tra città e provincia ci sono 38.337 studenti delle scuole superiori suddivisi in 33 istituti. Questi fino ad oggi rimarranno a casa con la didattica a distanza. Dal 7 gennaio, però, il 75% di loro, pandemia permettendo, dovrebbe tornare in classe. Ogni giorno, così, dovrebbero andare a scuola 28.752 studenti. L'organizzazione degli orari e la turnazione degli studenti spetterà ai presidi. Saranno loro a decidere il da farsi. Su tutto, però, incombe una grande incognita. É realistico pensare che il 7 gennaio, dopo quasi due settimane di lockdown, migliaia di ragazzi possano tornare tranquillamente in classe a fronte di un numero di contagi che, rispetto a quando si è deciso di chiudere le scuole, è decisamente superiore? Questo è l'interrogativo a cui, fino ad ora, nessuno ha saputo dare una risposta.
Al.Rod.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci