Tram e autobus pronti a fermarsi di notte, resta in servizio il Night Bus

Venerdì 6 Novembre 2020 di Alberto Rodighiero
Tram e autobus pronti a fermarsi di notte, resta in servizio il Night Bus

PADOVA - Il nuovo Dpcm azzererà tutte le corse di bus e tram dopo le 22. A rimanere in servizio sarà solamente il Night Bus, per garantire gli spostamenti a chi ne ha necessità per lavoro. E intanto, per gli autisti, arriva una circolare che “regolamenta” l’abitudine di fumare tra un turno e l’altro per evitare i contagi.
I TRASPORTI
Tra qualche giorno, in seguito al coprifuoco che già questa sera scatterà alle 22, è previsto praticamente l’azzeramento delle corse notturne di bus e tram. «Assieme all’azienda stiamo facendo un ragionamento che va in questo senso – conferma l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona - .Il coprifuoco, infatti, andrà a diminuire in maniera drastica l’utenza già scarsa delle corse serali e notturne. L’intenzione è dunque quella di azzerare, da qui al 3 dicembre, le corse dalle 22 in poi e di mantenere solamente il Night Bus. In questo modo chi, per lavoro, ha la necessità di spostarsi con i mezzi pubblici in quella fascia oraria, potrà farlo». «Valuteremo se è necessario mantenere qualche corsa specifica – conclude l’esponente di Coalizione civica –. In linea di massima, però, l’indicazione sarà quella di stoppare tutte le corse dopo le 10 di sera. In questo modo vogliamo mandare anche un segnale chiaro: in questo periodo, più si sta a casa in orario notturno meglio è. D’altro canto lo spirito del coprifuoco è esattamente questo». La settimana scorsa, intanto, in seguito alla “chiusura” delle scuole superiori, Busitalia ha fatto scattare il taglio di alcune corse bis che servivano i principali poli scolastici presenti in città.
IL RISCHIO
Passando agli autisti fumatori, la comunicazione ufficiale dell’azienda è arrivata a tutti i dipendenti ieri mattina. Nella circolare si spiega che, alla luce di alcune pubblicazioni scientifiche che dimostrano come fumare – sia sigarette tradizionali sia elettroniche – comporti seri rischi legati alla trasmissione del Coronavirus, l’azienda vieta il fumo «in copresenza anche nelle aree interne all’aperto, usualmente adibite ai fumatori, nonché in prossimità dei punti di accesso per pedoni, ossia all’ingresso o all’uscita dei locali aziendali». Il che, tradotto dal linguaggio burocratico, significa una cosa molto semplice: autisti e controllori, anche all’aperto, non potranno più fumare in compagnia. «In coerenza quindi con il divieto di assembramento, a ciascun fumatore - si legge ancora nella circolare - è fatto obbligo sotto la propria diretta personale responsabilità, nel momento in cui si trova in luogo ove possibile fumare, di mantenere scrupolosamente una distanza non inferiore a due metri con le altre persone ivi presenti. In caso di inosservanza di tale divieto, l’azienda provvederà ad attivare nei confronti di ciascun trasgressore l’iter disciplinare».
«Siamo veramente al paradosso – tuona Stefano Pieretti di Adl Cobas –. In questi mesi gli autisti sono stati mandati allo sbaraglio esponendoli a rischi altissimi all’interno di bus e tram dove, fino alla settimana scorsa, nelle ore di punta si viaggiava pigiati come le sardine. Non so da quanto tempo stiamo chiedendo non dei divisori tra il posto di guida e il resto dei passeggeri, ma una semplice catenella. Naturalmente non abbiamo ricevuto alcuna risposta». «A fronte di una situazione di questo tipo, una circolare del genere sembra quasi una provocazione – dice ancora il sindacalista di base – . É incredibile che ci si preoccupi se gli autisti fumano una sigaretta in compagnia, quando, da febbraio, li si costringe a guidare tutto il giorno all’interno di mezzi dove si ammassano migliaia di persone in barba al distanziamento sociale».
 

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