Fondatore di Potere operaio, leader di Autonomia operaia, teorico dell'anti-Stato, considerato l'ideologo della lotta armata, condannato per associazione sovversiva e poi a lungo latitante, il filosofo e politologo Toni Negri, morto a 90 anni a Parigi, ha impersonificato nel mondo dell'estrema sinistra, suo malgrado, «il cattivo maestro» per eccellenza.
Negri si è sempre proclamato innocente e vittima di errore giudiziario o di una condanna per un reato di opinione. Nel 1983 è diventato deputato del Partito Radicale e, godendo dell'immunità parlamentare, è uscito di prigione e si è rifugiato in Francia dove ha continuato a professare la carriera di docente universitario. Rientrato in Italia nel 1997, dopo un patteggiamento nel 2003 è stato scarcerato definitivamente. Tra gli anni Sessanta e Settanta Negri fu uno dei maggiori teorici del marxismo operaista. E sempre negli anni Settanta, accanto all'intensa attività di militanza politica nelle organizzazioni della sinistra extraparlamentare, elaborò la sua teoria dell'«avanguardia operaia» in testi come «Crisi e organizzazione operaia» (Feltrinelli, 1974), «Proletari e Stato. Per una discussione su autonomia operaia e compromesso storico» (Feltrinelli, 1976), «La forma Stato. Per la critica dell'economia politica della Costituzione (Feltrinelli, 1977), «Il dominio e il sabotaggio. Sul metodo marxista della trasformazione sociale» (Feltrinelli, 1978), «Marx oltre Marx. Quaderno di lavoro sui Grundrisse» (Feltrinelli, 1979). Negli anni Ottanta, durante la latitanza in Francia, si dedicò allo studio del pensiero politico di Baruch Spinoza, contribuendo, insieme a Louis Althusser e Gilles Deleuze, alla sua riscoperta teorica. Con l'affermarsi della globalizzazione, negli anni 2000, in collaborazione con Michael Hardt, ha scritto libri molto influenti nella teoria politica contemporanea: oltre a «Impero», «Moltitudine» (Rizzoli, 2004), «Comune. Oltre il privato ed il pubblico» (Rizzoli, 2010), «Questo non è un Manifesto» (Feltrinelli, 2012), «Assemblea» (Ponte alle Grazie, 2018). Tra gli altri suoi libri anche «Il potere costituente. Saggio sulle alternative del moderno» (SugarCo, 1992), «Goodbye Mr Socialism» (Feltrinelli, 2006), «Fabbrica di porcellana. Per una nuova grammatica politica» (Feltrinelli, 2008). «Storia di un comunista» (a cura di Girolamo De Michele, Ponte alle Grazie, 2015) è il titolo della autobiografia. Dall'infanzia negli anni atroci della seconda guerra mondiale e l'educazione cattolica all'apprendistato filosofico alla militanza comunista, dal '68 alla strage di piazza Fontana, da Potere Operaio all'Autonomia operaia e al movimento del '77, la storia di Toni Negri è per certi aspetti lo specchio di un'avventura collettiva del pensiero che ha sognato e tentato l'assalto al cielo dell'ingiustizia e dello sfruttamento.