ABANO - (Al.Ma.) «Un grandissimo danno alla mia carriera politica. Un fatto che mi ha segnato personalmente e professionalmente». Questo il primo pensiero del sindaco Luca Claudio ritornando al 14 aprile 2015. Le macchina della Guardia di Finanza davanti ai municipi di Abano e Montegrotto, l'arresto la sera prima dell'ex assessore sampietrino Ivano Marcolongo, gli avvisi di garanzia a lui e all'amico e collega Massimo Bordin.
Un anno fa, ieri, il deflagrare dell'inchiesta sulla cosiddetta Tangentopoli delle Terme. Indagine non conclusa e che grava sulle prossime elezioni amministrative che vedono Claudio candidato per la riconferma. «Non so niente dell'indagine, se si concluderà o meno in breve. È giusto che indaghino, ma penso anche che il mio nome possa essere stato usato, che mi siano stati attribuiti fatti che non ho compiuto. Sono innocente, ho fatto un manifesto provocatorio per ribadirlo, il tempo è galantuomo e la verità verrà fuori».
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