PADOVA - Sono stati confermati oggi dal gip gli arresti domiciliari per Ivano Marcolongo, l'assessore comunale di Montegrotto Terme (Padova) arrestato lunedì sera in flagranza dopo aver preso una tangente di mille euro da un imprenditore, un vivaista della zona. Il politico, ex Lega Nord, è stato sentito oggi dal giudice nel corso dell'udienza di convalida.
L'assessore, secondo quanto si è appreso, avrebbe ammesso i fatti contestati, sostenendo di aver svolto un ruolo di «esattore» per conto del sindaco di Montegrotto, Massimo Bordin, a sua volta indagato, insieme al sindaco di Abano, Luca Claudio. Il 'sistema', avrebbe spiegato l'amministratore, prevedeva un 10% di tangenti su una serie di appalti. Un meccanismo per il quale Marcolongo, davanti al giudice, avrebbe tirato in ballo lo stesso Luca Claudio peraltro ex sindaco di Montegrotto e ora di Abano.
Tutti i particolari sul Gazzettino del 17 aprile