Comune di Padova, nel 2024 la spesa crescerà di 6 milioni di euro

Influiscono i tagli del Governo e il nuovo contratto del personale

Domenica 19 Novembre 2023 di Mauro Giacon
Palazzo Moroni

PADOVA - Sarà un 2024 difficile per i conti del Comune. Il bilancio di previsione approvato dalla Giunta fotografa una situazione sotto controllo ma ci sono due fattori che influenzeranno la spesa. La manovra finanziaria del governo prevede il ritorno in campo della spending review a partire dal 2024 e fino al 2028. I tagli previsti corrispondono a 350 milioni annui per le Regioni, 200 milioni annui per i Comuni e 50 milioni annui per Province e Città Metropolitane.

Dalle prime stime il taglio per il Comune di Padova potrebbe aggirarsi tra 1.3 e 2 milioni a cui è necessario aggiungere i maggiori costi delle risorse umane per il rinnovo contrattuale. Il personale (1.717) costa 78 milioni di euro, il 25,1% delle spese correnti. Ponendo un 6% di aumento (a ritmo inflazione) siamo a 4,7 milioni di euro per i quali lo stato ovviamente non compenserà con maggiori risorse, anzi. Dunque occorrerà trovare 6 milioni nello scenario di minima.

Il sindaco Giordani: cosa dice

«I pesanti tagli lineari del Governo ai Comuni presenti in finanziaria e l’inflazione hanno reso necessaria una gestione molto prudente e delicata degli equilibri di bilancio per evitare serie riduzioni dei servizi ai cittadini, che per ora siamo riusciti ad evitare. Mi sono speso personalmente con la Giunta e coi tecnici per giungere ad un bilancio che nulla tolga ad esempio alle politiche sociali e a tutte quelle attenzioni che abbiamo alle esigenze delle persone in ogni fascia di età in particolare di chi ha meno strumenti ed è più esposto alle criticità».
«Da questo punto di vista anche aggiungendo alcune risorse rispetto al passato dato che le disuguaglianze crescono in tutto il paese e anche a Padova a causa della negativa congiuntura economica. Tra gli investimenti nuovi troviamo i 12 milioni per la rigenerazione e l’allargamento del conservatorio Pollini e tutte le politiche di progettualità futura in ottica di rilancio della città con nuove opere sono affidate agli ingenti fondi che Padova ha ricevuto dal Pnrr su praticamente tutte le linee di finanziamento, parliamo di circa mezzo miliardo di euro».
«Mi preoccupa il prossimo anno, dato che questo bilancio viene composto a normativa vigente mentre i tagli del Governo saranno operativi dal prossimo anno se confermati in finanziaria, faremo ancora di tutto per garantire qualità dei servizi alle concittadine e ai concittadini ma senza una svolta da Roma rispetto alla politica dei tagli ciò sarà sempre difficile mettendoci ancora davanti al bivio tra tagliare per la gente o aumentare le tasse. Serve una seria riflessione del Parlamento, i Comuni sono la prima linea di frontiera rispetto alle esigenze della popolazione, tagliare ai comuni significa colpire le comunità».

I dati

Le entrate tributarie (177,2 milioni) rappresentano il 56,4% delle entrate correnti totali. Fra le particolarità delle entrate oltre a quelle riportate in tabella ci sono i 47, 9 milioni della Tari, i 2,1 milioni della Cosap e i 2,5 dell’imposta di soggiorno infine i 4,9 milioni dalle rette di refezione scolastica (il Comune conta di incassare 360mila euro di arretrati). Inoltre incassa dalle rette degli asili nido 1,8 milioni, da i parcheggi 2,8 milioni e dai musei 2,6 milioni. Fra le spese il Comune rilascia allo stato per il Fondi di solidarietà per 16 milioni.

Ultimo aggiornamento: 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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