Le 78 statue di Prato della Valle parleranno: «Ciao, ecco la mia storia...»

Venerdì 1 Febbraio 2019 di Nicoletta Cozza
Le 78 statue di Prato della Valle parleranno: «Ciao, ecco la mia storia...»
PADOVA - Tutte avranno voce. Tutte, quindi, parleranno. E racconteranno la loro biografia e perché sono lì, nella piazza più affascinante d'Europa. Le 78 statue che fanno da cornice all'Isola Memmia, infatti, a breve si animeranno, prenderanno vita grazie alla tecnologia e dialogheranno con chi le interrogherà. Il progetto originale, e che verrà concretizzato in tempi brevi, è dell'assessore alla Cultura Andrea Colasio, il quale vuole trasformare quello della Valle nel più grande Prato di statue parlanti esistente al mondo. «Sì - conferma - voglio dare al più presto voce a tutti i personaggi raffigurati nelle statue. Il meccanismo è molto semplice. I turisti, o i cittadini padovani che andranno passeggiare vicino alla doppia ellissi di uomini illustri riprodotti in pietra berica, potranno scaricare sui  loro cellulari una app: cliccandoci sopra ogni statua prenderà vita e illustrerà all'interlocutore gli elementi essenziali della sua biografia e il motivo per il quale qualcuno ha scelto di far ricordare per sempre il personaggio che rappresenta. In pratica sul display del telefono apparirà una realtà animata, che consentirà di interloquire per qualche minuto con Papi, medici, astronomi e letterati illustri del passato, in qualche modo legati alla storia di Padova e della sua Università». «Inoltre - ha aggiunto l'esponente della giunta guidata da Sergio Giordani - chi si cimenterà nell'itinerario delle statue parlanti potrà scegliere con quali dialogare, in base ai suoi interessi. Per esempio, magari un medico interloquirà con un collega dei secoli scorsi, oppure un astronomo potrà mettersi in comunicazione con l'opera scultorea che riproduce Galileo Galilei».
LA SISTEMAZIONEIntanto prosegue, e con successo, l'altro progetto riguardante Prato della Valle, denominato Art bonus, lanciato anch'esso dall'assessore, e che consiste nella proposta di adottare, una statua, mettendo a disposizione una somma di denaro, in cambio di un significativo collocando sgravio fiscale. «Le richieste stanno fioccando e di questo ringrazio il Gazzettino che ha lanciato l'appello - sottolinea Colasio -. In dieci giorni me ne sono arrivate ben quattro, a dimostrazione che c'è un grande interessamento, soprattutto da parte degli imprenditori, per questa operazione che, ricordo, può essere fatta anche da un cittadino qualsiasi, con un esborso di una cifra minima, tipo 100 euro. In sostanza, per qualsiasi importo destinato a restituire bellezza a una delle statue, c'è la possibilità di detrarre dalle tasse il 65%. Ogni singolo restauro costa 15 mila euro e di recente i titolari di quattro importantissime aziende padovane si sono offerti di pagarli. Altri mi hanno già contattato, dimostrandosi entusiasti dell'appello che ho fatto e quindi vogliono contribuire alla sistemazione di uno dei simboli della potenza patavina, ricevendo di riflesso anche l'attenzione sul proprio marchio. Si tratta di una sorta di 5 per mille, a benificio esclusivo del patrimonio culturale della nostra città. Un esempio, quindi, di fiscalità a forte valenza territoriale». «Così facendo - ha rincarato - tra l'altro viene riconfermato anche oggi lo spirito sull'Isola Memmia, perché a suo tempo Andrea Memmo stabilì che chi voleva una statua in Prato doveva pagare: un project financing dell'epoca, che riproponiamo ora per preservarle».
Il maquillage si rende necessario perché le statue sono state realizzate con la pietra dei Berici, un materiale friabile, che tra l'altro di questi tempi è messo a dura prova dalle piogge acide, dall'inquinamento e dai colombi che sono aumentati in maniera esponenziale rispetto aa quando erano state realizzate. «Questa strategia è finalizzata alla conservazione - ha concluso Colasio -. Una volta restituite all'antico splendore, per mantenere in buona salute le statue sarà sufficiente sottoporle a un intervento di pulizia programmabile ogni 2/3 anni». 
I lavori di maquillage procederanno a stralci: in totale sono 78, 28 devono ancora essere rimesse a nuovo, ma quattro di esse di recente hanno trovato altrettanti imprenditori pronti ad adottarle. Sono quindi ancora 24 quelle che attendono un papà pronto a sponsorizzarle.
Ultimo aggiornamento: 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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