Città deserta, ancora un furto: spaccata dal “mago della Focaccia”. Il titolare: «Ora basta»

Martedì 3 Novembre 2020 di Marina Lucchin
La vetrina abbattuta
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CRIMINALITÀ
PADOVA Bar e locali chiusi dalle 18, il buio che arriva presto, così già all’ora di cena Padova è un deserto. Un regno dove possono agire quasi indisturbati i ladri, che già da lunedì scorso hanno iniziato a battere la città con colpi a tutto spiano. Questura e carabinieri, oltre che polizia locale, hanno potenziato i servizi di controllo proprio dopo l’orario di chiusura dei locali pubblici previsto dal Dpcm, tanto che venerdì notte le Volanti hanno arrestato un ladro recidivo che aveva già messo a segno due colpi in un bar e in una gastronomia, ma è impossibile controllare ogni angolo della città.
E così sabato notte i malviventi hanno preso di mira il “Mago della Focaccia” in via Nicolò Orsini, in zona Porta San Giovanni: sono riusciti ad abbattere con piede di porco e martello una vetrina antisfondamento. Danni gravissimi, per racimolare solo 100 euro di fondo cassa. 
A raccontare quanto accaduto è Mirko Bennardo, che gestisce assieme alla moglie l’attività di pizzeria-focacceria pugliese, ormai da 25 anni in città. 
«Noi restiamo aperti fino a mezzanotte - racconta l’uomo - perché siamo una pizzeria d’asporto. Sabato sera a quell’ora ho chiuso il mio locale e il giorno dopo alle 5, quando siamo arrivati là per riprendere la nostra attività, ci siamo trovati la sorpresa». 
Danni. Tanti danni: «Prima hanno tentato di forzare la porta d’ingresso, si vedono i segni, ma non sono riusciti a sfondare il chiavistello di metallo. A quel punto allora sono andati alla vetrina e l’hanno letteralmente scardinata dall’intelaiatura. Non potevano romperla perché è antisfondamento, ma sono riusciti a scardinarla, facendola cadere a terra. Distrutta. Non so ancora quanto mi costerà sistemare tutto, ma sono migliaia di euro. A fronte delle monetine che tenevamo per il fondo cassa per dare il resto fin dall’apertura: 100 euro».
Mirko Bennardo scuote la testa e lamenta la situazione, diventata insostenibile: «Da me non erano mai venuti i ladri, ma ci mancavano solo loro in un periodo del genere. Abbiamo tenuto botta febbraio, marzo, aprile, maggio. Ora stavamo tornando a respirare un po’. Ma richiudono tutto e con la ripresa del virus abbiamo pure i ladri. È un disastro, un vero disastro».
Il titolare della focacceria non sa ancora se ci sono altri ammanchi: «Devo ancora controllare frigo e dispense, per vedere se oltre ai soldi hanno portato via pure roba da mangiare, ma non mi stupirebbe. Hanno potuto lavorare in santa pace, indisturbati».
Gli inquilini del piano di sopra assicurano di non aver sentito nulla: «Sono anche nostri clienti, ci conoscono bene. Mi hanno detto che fino all’una sono rimasti svegli e non hanno sentito nulla e pure durante il sonno non sono stati svegliati da rumori strani». 
L’amarezza è tanta: «Sono pugliese, mi sono trasferito qui da 25 anni, amo questa città, bellissima. Ora mi viene il magone a vedere il deserto qui fuori già prima delle 20».
Nella notte tra domenica e lunedì, poi, i ladri hanno tentato di colpire pure il Forno di via Forcellini, hanno tentato di entrare nell’esercizio commerciale ma non sono riusciti a penetrare all’interno, facendo solo qualche danno. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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