«Sono stata violentata da mio cognato»
Ma lui porta i filmini hard girati insieme

Martedì 26 Luglio 2011 di Lino Lava
(archivio)
PADOVA - La signora si era presentata ai carabinieri in compagnia del marito. Era affranta e decisa a tutto. Aveva taciuto per tanto tempo. Per rispetto dei figli, dei nipoti, della sorella, del marito e di tutti i familiari. Ora, basta. Voleva giustizia. Era lì per denunciare la violenza sessuale subìta dal cognato. Il marito della sorella, il cui matrimonio era in crisi da tempo. Anche il coniuge era furioso. Si era tenuto una serpe in casa. Un rovina-famiglie. Qualche giorno dopo i carabinieri avevano chiamato in caserma l’indagato. Insomma, il cognato accusato della violenza. Ebbene, l’uomo si era presentato con un dvd in mano. Erano le riprese degli incontri amorosi con la cognata. E la violenza carnale? Erano amanti e lui l’aveva lasciata. Insomma, si era trattato di una vendetta.



Ieri mattina la signora, una dipendente pubblica quarantacinquenne, residente nella Cintura urbana di Padova, difesa dall'avvocato Marta Michelon, è stata condannata per calunnia. Il giudice Maria Carla Majolino le ha inflitto un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione della pena. Il giudice l’ha anche condannata a risarcire il cognato con 16 mila euro. L’ex cognato-ex amante si è costituito parte civile con l’avvocato Giorgio Gargiulo.



Era l’11 giugno 2007 quando la signora, accompagnata dal marito, aveva varcato l’ingresso della stazione dei carabinieri per firmare una denuncia contro il marito della sorella per violenza carnale. La messinscena era durata meno di una settimana. Dopo era comparso il filmato. Sì, la cognata sapeva che c’era un filmato dei loro rapporti amorosi. E ne teneva una copia nascosta in un armadietto al lavoro. E sapeva pure che la copia in mano all’ex amante non si apriva. Ma dopo la querela per violenza carnale il cognato scoprì che nella "memoria" della telecamera erano rimaste registrate due riprese dei loro rapporti amorosi. Mise tutto in un dvd che consegnò ai carabinieri.



La relazione era nata tra le mura domestiche, quelle della sorella e del cognato. Il matrimonio della sorella era in crisi e l’imputata cercava di essere comprensiva e di stare vicino ai due coniugi. In verità era stata solo molto vicina al cognato. Tanto vicina che, ad un certo punto, erano finiti a letto. Lì, a casa di lui, quando la sorella non c’era. E dovevano essere incontri molto allegri se avevano deciso di immortalarli con la web-cam del computer. La cosa durò quattro mesi. Poi l’uomo andò in crisi e decise di troncare la relazione con la cognata. Voleva farla finita per dedicarsi alla moglie e recuperare il loro matrimonio. Anche perchè la consorte in crisi aveva scoperto degli sms nel cellulare del marito. Allora il coniuge-ex amante confessò tutto. No, non trovò il perdono, ma tutte le sue cose in mezzo alla strada.



E la cognata? Iniziò a minacciarlo. E poi si recò dai carabinieri a denunciarlo per violenza carnale. Insomma, voleva salvare la faccia con la sorella e il marito. Durante le indagini l’ex cognato-amante aveva rischiato di finire in carcere. Ma il filmato lo scagionò.
Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 21:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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