Scuole da accorpare, la controproposta alla Regione di Comune, Provincia e Provveditorato

Inviato uno schema per passare da 13 a 11 istituti comprensivi con più equilibrio. ll quarto, “Rosmini”, sarebbe assorbito da altri due. Il dodicesimo, “Don Bosco”, finirebbe diviso fra altri quattro

Sabato 25 Novembre 2023 di Alberto Rodighiero
Scuole da accorpare, la controproposta alla Regione di Comune, Provincia e Provveditorato

PADOVA - Comune, Provincia e Provveditorato inviano in Regione la loro controproposta sull’accorpamento degli istituti comprensivi.

Dopo un serie di incontri, consultazioni e confronti, i tre enti hanno condiviso una possibile soluzione rispetto al nuovo dimensionamento della rete scolastica annunciata dalla Regione per il territorio del Comune per l’esigenza di mantenere un forte legame delle scuole con la realtà sociale di riferimento e di assicurare la continuità dell’offerta formativa.

L’ASSESSORE

«La proposta iniziale della Regione – ha spiegato ieri l’assessora alla Scuola Cristina Piva – partiva da un presupposto: passare da 13 a 11 istituti comprensivi in città. Un provvedimento che, in teoria, segue la logica che ogni istituto non deve avere meno di 600 alunni e che a Padova dovrebbe fare risparmiare circa 600 mila euro all’anno». «Nello specifico – ha detto ancora l’esponente del Partito democratico – la proposta era quella di accorpare il 12° istituto comprensivo Don Bosco della Mandria che comprende le primarie Don Bosco e Prati e la media Ruzante con il 1° comprensivo Petrarca in centro di cui fanno parte, tra le altre, la primaria Carraresi e la media Petrarca».
«L’altro accorpamento che coinvolge due realtà dell’Arcella riguarda il 4° comprensivo Rosmini di cui fanno parte le primarie Rosmini e Salvo d’Acquisto e la media Zanella, con il 3° comprensivo Briosco che comprende, tra le altre, la primaria Leopardi e la media Briosco».
«Per quel che riguarda l’operazione Petrarca-Don Bosco le perplessità riguardano soprattutto la distanza tra le due realtà e le diversità dell’utenza. Con l’accorpamento tra il 3° e il 4° comprensivo, invece, si rischia di dar vita ad un mega istituto con molte difficoltà di gestione». 

LA PROPOSTA

Proprio per questo, Comune, Provincia e Provveditorato hanno messo in campo la loro ipotesi di riorganizzazione. Per quanto riguarda il quadrante nord della città, la proposta prevede la soppressione del 4° istituto comprensivo e la distribuzione delle varie scuole tra il 3° comprensivo “Briosco” e il 5° comprensivo “Donatello”, portando da 3 a 2 il numero delle dirigenze scolastiche all’Arcella. Passando, invece alle scuole che attualmente fanno capo al XII° Comprensivo “Don Bosco” (anche questo destinato ad essere eliminato) la proposta prevede una razionale distribuzione tra i vicini istituti comprensivi 9° “Ricci Curbastro”, 11° “Vivaldi” e 13° “Tartini”, lasciando intatta la struttura del 1° comprensivo “Petrarca” in centro storico.
«Le soluzioni offerte – ha concluso Piva - rispettano l’obiettivo indicato dalla Regione di dimensionamento delle dirigenze scolastiche, passando da 13 a 11 posizioni di dotazione organica, ma adottando soluzioni più in linea con le esigenze territoriali di Padova». 
Contro il possibile accorpamento del 3° e del 4° comprensivo, intanto, per lunedì sera alle 19, presso la Casa di Quartiere Ex Marchesi (viale dell’Arcella 23) è in programma una riunione organizzata dai rappresentanti dei genitori delle scuole coinvolte.

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