PADOVA - Comune, Provincia e Provveditorato inviano in Regione la loro controproposta sull’accorpamento degli istituti comprensivi.
L’ASSESSORE
«La proposta iniziale della Regione – ha spiegato ieri l’assessora alla Scuola Cristina Piva – partiva da un presupposto: passare da 13 a 11 istituti comprensivi in città. Un provvedimento che, in teoria, segue la logica che ogni istituto non deve avere meno di 600 alunni e che a Padova dovrebbe fare risparmiare circa 600 mila euro all’anno». «Nello specifico – ha detto ancora l’esponente del Partito democratico – la proposta era quella di accorpare il 12° istituto comprensivo Don Bosco della Mandria che comprende le primarie Don Bosco e Prati e la media Ruzante con il 1° comprensivo Petrarca in centro di cui fanno parte, tra le altre, la primaria Carraresi e la media Petrarca».
«L’altro accorpamento che coinvolge due realtà dell’Arcella riguarda il 4° comprensivo Rosmini di cui fanno parte le primarie Rosmini e Salvo d’Acquisto e la media Zanella, con il 3° comprensivo Briosco che comprende, tra le altre, la primaria Leopardi e la media Briosco».
«Per quel che riguarda l’operazione Petrarca-Don Bosco le perplessità riguardano soprattutto la distanza tra le due realtà e le diversità dell’utenza. Con l’accorpamento tra il 3° e il 4° comprensivo, invece, si rischia di dar vita ad un mega istituto con molte difficoltà di gestione».
LA PROPOSTA
Proprio per questo, Comune, Provincia e Provveditorato hanno messo in campo la loro ipotesi di riorganizzazione. Per quanto riguarda il quadrante nord della città, la proposta prevede la soppressione del 4° istituto comprensivo e la distribuzione delle varie scuole tra il 3° comprensivo “Briosco” e il 5° comprensivo “Donatello”, portando da 3 a 2 il numero delle dirigenze scolastiche all’Arcella. Passando, invece alle scuole che attualmente fanno capo al XII° Comprensivo “Don Bosco” (anche questo destinato ad essere eliminato) la proposta prevede una razionale distribuzione tra i vicini istituti comprensivi 9° “Ricci Curbastro”, 11° “Vivaldi” e 13° “Tartini”, lasciando intatta la struttura del 1° comprensivo “Petrarca” in centro storico.
«Le soluzioni offerte – ha concluso Piva - rispettano l’obiettivo indicato dalla Regione di dimensionamento delle dirigenze scolastiche, passando da 13 a 11 posizioni di dotazione organica, ma adottando soluzioni più in linea con le esigenze territoriali di Padova».
Contro il possibile accorpamento del 3° e del 4° comprensivo, intanto, per lunedì sera alle 19, presso la Casa di Quartiere Ex Marchesi (viale dell’Arcella 23) è in programma una riunione organizzata dai rappresentanti dei genitori delle scuole coinvolte.