Promessa del volley, la giovane faceva parte degli scout

Lunedì 14 Settembre 2020 di Luca Marin
Promessa del volley, la giovane faceva parte degli scout

Ragazza morta nell'incidente di domenica 13 settembre a San Donà di Piave. Chi era Sara Ruffato? Gli scout e la pallavoro: la sua vita era appena cominciata.


Gli scout di Camposampiero sono sotto choc per la notizia della tragica morte di Sara Ruffato. Nel tardo pomeriggio di ieri i capi scout hanno incontrato i ragazzi del gruppo 2 Camposampiero del quale faceva parte, fin da piccola, la diciassettenne studentessa del Newton che abitava in via Straelle assieme ai genitori Loris e Paola e al fratello Alberto. «Per i ragazzi questa notizia è terribile e durissima .- ammette Alessia Barduca, capo scout -. Sara era una ragazza sempre con il sorriso sulle labbra e bella come il sole. Per tutti noi e per i suoi amici è difficile accettare una simile disgrazia».
 

Sara Ruffato, chi era la 17enne morta

Non ha voglia e la forza di dire nulla Tobia Girotto, altro capo degli scout, che ha voluto raggiungere la riunione straordinaria di ieri per incontrare amici e compagni e parlare di Sara. Stravolto dalla notizia è il presidente del volley San Domenico Savio Leopoldo Brugnolaro. Il numero uno della società sportiva di Rustega conosceva molto bene Sara perché l'atleta di Camposampiero morta nel terribile incidente a San Donà di Piave era amica intima di sua figlia: «Sono sconvolto. Faccio fatica a parlare perché sto male - afferma il presidente del team di pallavolo dove giocava Sara -. Una ragazza sempre sorridente, solare. Faccio fatica veramente a trovare le parole giuste perché mi viene da piangere. Ieri sera (sabato, ndr) mia figlia e Sara sono state assieme. Era una di famiglia. Personalmente avevo con lei un rapporto molto bello e aperto: d'altronde Sara giocava al San Domenico Savio fin da piccola. Per il Covid quest'anno avrebbe giocato nella squadra under 19, in quanto la sospensione dei campionati ha indotto la federazione a rivoluzionare i vari campionati. Sara era brava, bella e con un cuore grande. Non ce la faccio a sopportare un pensiero così lacerante».

 

Incidente mortale, "Sara seguiva l'auto dei suoi genitori, dovevano andare insieme al mare" Foto

Tragico incidente domenica 13 settembre sulla bretella della Coop a San Donà.

Nello schianto tremendo è morta Sara Ruffato, una ragazza di 17 anni di Camposampiero. "Sara era un ragazza solare, piena di vita, che cullava speranze per il futuro. Non vedeva l'ora di diventare grande e prendere la patente.



Il presidente Brugnolaro ricorda gli istanti in cui è venuto a conoscenza della drammatica notizia: «Ero in casa con mia figlia quando l'ho vista scoppiare a piangere - racconta con un nodo alla gola il presidente -. Ha visto la notizia su internet ed è stato terribile. L'abbiamo saputo così, dai social. Solo dopo abbiamo chiamato e ci è stata data la conferma dell'incidente mortale.È stata durissima, saperlo in questo modo ancora di più».
La passione per il volley è nata prestissimo per Sara che ha iniziato a giocare fin dall'età di 9 anni. Dal minivolley all'under 19, nel ruolo di centrale, a Rustega è cresciuta come atleta e come donna, come ha ammesso in una sua recente intervista pubblicata sul sito del San Domenico Savio: «Durante questi anni ho conosciuto molte persone che resteranno per sempre nel mio cuore - ha scritto Sara - e in particolare nella stagione 2017-18 ho disputato ad Abano le finali provinciali. Questo sport mi ha dato la possibilità di crescere, stabilire legami fortissimi e soprattutto comprendere l'importanza di portare a termine gli impegni presi». Dopo tanti mesi, riprende oggi la scuola all'istituto Newton-Pertini di Camposampiero. Per i compagni di classe e per gli insegnanti di Sara sarà un tristissimo ritorno tra i banchi.
 
 

Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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