Monica, la diagnosi di due tumori
Lascia il lavoro, studia e li sconfigge

Martedì 29 Ottobre 2019 di Elisa Fais
Monica Bergantin
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PIOVE DI SACCO (PADOVA) - Mentre sconfigge due tumori si mette a studiare e diventa tecnico dei servizi sociali, realizzando così il suo sogno. E' la storia di Monica Bergantin, 49 anni, residente a Cavarzere (Venezia), attualmente a lavoro nel reparto di Rianimazione all'ospedale di Piove di Sacco. Monica prima ha ricevuto la diagnosi di tumore alla mammella e poi quella di tumore tiroideo: una battaglia iniziata a 35 anni, che le ha dato la forza di cambiare. Ha lasciato il suo lavoro da operaia in fabbrica nel settore delle confezioni e si è rimessa a studiare, ha frequentato un corso per operatore socio-sanitario e poi si è diplomata in tecnico dei servizi sociali seguendo la scuola serale. «Ho 49 anni e sono viva - esordisce Monica -. Il 5 agosto del 2005 mio padre è mancato  per un carcinoma epatico ed un mese più tardi a me è stato diagnosticato un cancro alla mammella. L'ho scoperto facendo la doccia e, senza dire niente a nessuno, ho prenotato una visita. E ho aspettato». L'esito dell'esame ha mostrato la presenza di un cancro duttale infiltrante. Dopo l'intervento chirurgico, una quadrantectomia con asportazione linfonodi ascellari, Monica ha iniziato le terapia infusiva e la radioterapia. «I miei capelli biondi li ho tagliati cortissimi prima che cadessero e ho cominciato a gonfiarmi fino a prendere quasi venti chili racconta Monica -. Stavo malissimo con me stessa e con la gente, il mio paese è piccolo e la gente mormora. Dopo un iniziale sconforto ho sentito dentro me una forza nuova e ho smesso di farmi domande. Ho aperto gli occhi e visto tutto sotto una luce nuova. Ho colto la malattia non come un paletto che limita ma come un segnale che il mio corpo e la mia mente mi ha mandato per dirmi che c'era qualcosa da cambiare nella mia vita, che dovevo fermarmi e riflettere. Avevo lasciato da parte le mie ambizioni, e non andava bene». 
MATURITÀPrendere la Maturità era un sogno che si avverava. «Pensate che la mia mamma m'interrogava in auto mentre andavo a fare la radioterapia aggiunge -. Non ci crederete ma è stato un periodo stupendo. Il cancro mi ha dato la forza per diventare quello che volevo essere». Poi è arrivata la diagnosi del secondo carcinoma, stavolta alla tiroide. E un nuovo intervento, risolutore. «Ora lavoro a tempo pieno all'ospedale di Piove di Sacco, in Rianimazione: tutti i giorni spiega Monica - sono a contatto con la malattia ma cerco di portare speranza. Il rimpianto più grande è di non aver avuto figli, ma ho ben 6 nipoti che io dico essere le mie medicine. Sempre l'amore salva». La storia di Monica Bergantin è stata riportata anche nel libro Da qui in poi. La cura delle parole in 21 racconti. «Sono ammaliato e ammutolito di fronte a tanta meravigliosa caparbietà, certe vite sottolinea il dg dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - vanno conosciute e ammirate per il coraggio di non arrendersi, la tenace perseveranza, la ferma determinazione di diventare quello che si vuole essere». 
Elisa Fais 
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