Sassi contro le auto in corsa: l'ultima follia nella Bassa Padovana

Martedì 29 Ottobre 2019 di Gabriele Pipia
Sassi contro le auto in corsa: l'ultima follia nella Bassa Padovana
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MONSELICE (PADOVA) - Due giorni dopo la pietra è ancora lì. Incastrata nel fanale anteriore, simbolo di una tragedia sfiorata e di uno choc non ancora superato. Quei sassi scagliati contro le auto in corsa sono diventati l'incubo della Bassa Padovana, perché l'episodio di sabato notte va ad aggiungersi ai tre casi capitati tra il 21 e il 22 ottobre, sempre sulla Statale 16 tra Monselice e Solesino. I carabinieri stanno stringendo il cerchio attorno alla presunta banda, ma intanto l'elenco si allunga. Da Granze, piccolo comune dieci a chilometri più a sud verso il Polesine, emergono infatti almeno altre tre segnalazioni comparse su Facebook. Si riferiscono a sassaiole contro case e macchine parcheggiate: il primo episodio risale addirittura ad oltre un mese fa. Potremmo dunque essere di fronte ad una terribile escalation a opera della stessa mano. 
 
Tutto inizia il 20 settembre quando un ragazzo di Granze pubblica quattro foto su Facebook e si sfoga così: «Stanotte alle quattro è stata lanciata una pietra, circa quattro chili, a casa mia in via Giovanni XXIII». Il portone sarebbe stato sfiorato, l'immagine del masso fa impressione.
GLI EPISODISempre a Granze lo scorso sabato un uomo ha denunciato sul gruppo Facebook del paese altri due episodi: «L'altro giorno in piena notte c'era qualcuno che lanciava pietre nelle finestre delle abitazioni e qualche settimana fa verso mezzanotte in pieno centro è passata un'auto di ragazzini che lanciavano sassi contro le auto parcheggiate e ne hanno anche beccato più di una». Nello stesso comune venerdì notte un motocarro è stato rovesciato da qualche vandalo dentro un fossato e qualcuno ha lanciato dei vasi di fiori contro le finestre di una casa di anziani. 
Ma sono soprattutto quei sassi lanciati contro le auto in corsa, come fossero veri proiettili, a concentrare l'attenzione dei carabinieri delle Compagnie di Abano ed Este. L'ultimo episodio è accaduto sabato a mezzanotte e mezza, quando una coppia si è vista lanciare contro una pietra. Arrivava da una macchina che correva sul lato opposto e ha mandato in frantumi il fanale. La notte tra lunedì 21 e martedì 22 ottobre erano capitati tre episodi analoghi (tutti denunciati). In due casi il sasso ha colpito la carrozzeria della vettura che viaggiava in direzione opposta, nel terzo episodio è andata decisamente peggio: la pietra ha sfondato il parabrezza colpendo il conducente alla spalla. 
LA TESTIMONIANZAÈ proprio questa vittima, un giovane di Conselve, a spiegare di aver rischiato la vita. «Faccio quella strada tantissime volte, ma è pazzesco tutto quello che è successo racconta mentre quei tre secondi gli tornano continuamente in mente Ho notato a malapena l'auto provenire, a forte velocità, dal senso opposto, ma ho impressa nella mente l'immagine di un oggetto bianco che volava verso di me, per poi mandare in frantumi il cristallo. L'adrenalina in quel momento è stata talmente forte che non ho nemmeno sentito dolore, anche se il sasso mi ha colpito la spalla. Mi sono visto coperto di vetri e polvere e per lo choc ho sbandato leggermente di lato. Per fortuna senza ulteriori conseguenze». Il terrore è ancora evidente. «Mi sono guardato alle spalle per capire se riuscivo a scorgere l'altra auto, ma la strada era deserta. Non ho neppure fatto in tempo a vedere di che vettura si trattasse». 
I carabinieri, invece, stanno mettendo assieme gli indizi. Uno degli altri due automobilisti presi di mira la notte del 21 ottobre ha notato una macchina di bassa cilindrata e avrebbe fornito una testimonianza preziosa agli investigatori. Le telecamere potrebbero giocare un ruolo decisivo. 
Gabriele Pipia

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