Incubo in strada: sasso lanciato ​a tutta velocità dall'auto in corsa

Lunedì 28 Ottobre 2019 di Camilla Bovo
Il parabrezza di una delle vetture colpite
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MONSELICE - Un sasso lanciato a tutta velocità dall’automobile proveniente dal senso contrario, come un proiettile capace di colpire, rompere, ferire. Una “bravata” che ricorda tristemente le tragedie causate dai massi fatti cadere dai cavalcavia autostradali da bande di ragazzini di qualche anno fa. È un incubo diventato realtà sulla Statale 16, tra Monselice e Solesino. L’ultimo episodio è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi. Poco dopo la mezzanotte e mezza, all’altezza dell’Agricola Berica, una coppia che viaggiava in direzione Solesino si è vista lanciare contro da una macchina che correva sul lato opposto un grosso sasso. Fortuna ha voluto che la pietra, grande come un uovo, colpisse “solo” il fanale dell’automobile, mandandolo in frantumi. 
 
LA TESTIMONIANZA
«Un grande spavento, non ti aspetti che l’auto di fronte ti scagli un sasso contro – ha spiegato la donna, vittima dell’episodio – Questi criminali non pensano che possono causare grandi danni anche alle persone». Eppure è esattamente quanto accaduto nella notte tra il 21 e il 22 ottobre scorsi, quando, tra la mezzanotte e l’una, lungo la stessa strada, si sono verificati altri tre episodi analoghi, tutti denunciati ai carabinieri. Quello che pareva essere un caso isolato, infatti, si è rivelato solo l’ultima di una lunga serie. In due casi il sasso, lanciato secondo lo stesso copione da un’auto in corsa, ha colpito solo la carrozzeria della vettura che viaggiava in direzione opposta. Tanta paura per gli occupanti dei mezzi, danni più o meno gravi alle automobili, ma almeno nessun ferito.
TRAGEDIA SFIORATA
Nel terzo caso, però, si è proprio sfiorata la tragedia. Il sasso ha colpito con forza il parabrezza della vettura, riuscendo addirittura a sfondarlo, praticamente all’altezza della testa del conducente. L’impatto con il cristallo ha però rallentato e deviato la corsa del sasso, che entrato in abitacolo ha colpito alla spalla il conducente, ferito solo lievemente ma in comprensibile stato di choc. Il giovane è riuscito a mantenere il controllo dell’auto, ma la paura è stata enorme. Cosa sarebbe successo se la traiettoria del sasso fosse stata spostata di qualche centimetro e l’avesse colpito alla testa? Il rischio è stato più che concreto. La fitta ragnatela sul parabrezza sfondato e l’ematoma sulla spalla del ragazzo sono ancora lì a dimostrarlo. 
Ormai è chiaro che nella Bassa c’è una banda di criminali. Alcune segnalazioni descrivono un gruppetto di giovani impegnati in azioni analoghe nella zona di Granze. Ma c’è anche chi racconta di sassaiole contro le imposte di casa, sia nella zona attorno alla Statale 16 che in alcune aree di Monselice e di Solesino. Proprio nella stessa notte in cui le tre auto sono state colpite, una sorta di pioggia di sassi si è abbattuta sulle persiane delle abitazioni, abbassate per la notte, in alcuni casi lasciando bozzi e ammaccature. 
Sul caso stanno indagando i carabinieri e la speranza è di riuscire ad acciuffare il prima possibile i responsabili, per evitare che simili episodi si ripetano, magari con esiti ben più drammatici. 
In vari casi le vittime sono riuscite a recuperare il sasso utilizzato impropriamente come arma. Si tratta sempre di pietre di dimensioni notevoli, circolari, quasi identiche le une alle altre. Sassi potenzialmente letali se scagliati a tutta velocità contro un’automobile in corsa. Non si può certo liquidare la vicenda come una serie di atti vandalici, o peggio di “bravate” messe in atto da una banda di annoiati. La Bassa Padovana sta subendo un’aggressione feroce, che, se non fermata, la prossima volta potrebbe avere un esito tragico. È a tutto questo che saranno chiamati a rispondere i responsabili, una volta individuati dalle forze dell’ordine. L’attenzione resta ovviamente altissima su tutta la zona. 
Camilla Bovo
Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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