L'appello del cappellano:«Salvate la statua del Santo all'ingresso dell'ospedale»

Martedì 7 Luglio 2020 di Nicola Benvenuti
L'appello del cappellano:«Salvate la statua del Santo all'ingresso dell'ospedale»
PADOVA - «Il 13 giugno, giorno dedicato al Santo, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Luciano Flor mi promise che presto sarebbero partiti i lavori per la sistemazione della statua, che giace in condizioni davvero pietose, ma nulla è stato finora messo in campo». Dopo i toni accorati di qualche settimana fa, don Massenzio Lazzari, ora è deciso a portare all’attenzione di tutti la vicenda che riguarda il simulacro dedicato a Sant’Antonio e che si trova proprio all’ingresso dell’ospedale cittadino che porta il suo nome.
L’INTERVENTO
Il sacerdote, che è cappellano del nosocomio ormai da 18 anni, aveva colto l’occasione della festa dedicata al Santo di origini portoghesi per sollecitare un rapido intervento di restauro. «Purtroppo la statua è divenuta nel tempo un luogo per la sosta dei piccioni che ovviamente la sporcano e così pure tutta l’aiuola che le sta intorno: è davvero un brutto biglietto da visita per chi entra in ospedale», aggiunge don Massenzio. Dalla direzione dell’Azienda, che ha rilevato dall’Ulss Euganea l’ospedale padovano dal primo gennaio scorso, finora non è arrivata nessuna risposta concreta. «Mi ero rivolto anche al direttore generale Flor, sperando in un intervento risolutivo in vista della festa del Santo, ma pare che il mio appello non abbia ottenuto nessuna risposta, tanto che ho pensato di far presente la cosa anche al mondo politico», prosegue don Massenzio.
LA VICENDA
Il sacerdote infatti racconta che circa dieci giorni dopo aver rivolto l’appello al responsabile dell’Azienda Ospedaliera, non avendo ricevuto nessun riscontro, ha anche interpellato Fabrizio Boron, consigliere regionale padovano e presidente della Quinta Commissione di palazzo Balbi, affinchè faccia pressione sui dirigenti aziendali per dar corso al lavoro di restauro. «So che il presidente Boron ha rivolto un sollecito per l’intervento, che dovrebbe essere risolutivo, però al momento nulla di concreto si riesce a vedere, mentre i piccioni utilizzano la statua per fermarsi, ma anche per fare i loro bisogni, con il risultato che il santo più amato dal mondo vede la sua statua lordata ogni giorno», dice ancora don Massenzio, con tono mortificato.
LA POSIZIONE
D’altra parte la statua di Sant’Antonio non può non essere notata da chi si trova ad entrare nella struttura sanitaria padovana, perchè campeggia all’ingresso pedonale che poi consente di accedere dapprima alla hall e poi ai reparti di degenza. «É una bella statua realizzata in pietra di Vicenza, di cui non è noto l’autore. Fu donata nel 2006 dai medici che lavoravano all’interno dell’ospedale, proprio quando lo stesso da Cto, Centro traumatologico ospedaliero, quale era stato concepito negli anni Sessanta del secolo scorso, era divenuto ospedale cittadino, assumendo proprio il nome del Taumaturgo - aggiunge il sacerdote - . Ogni volta che ci passo davanti mi piange davvero il cuore vedere la statua ridotta in quelle condizioni e anche diversi visitatori di degenti o persone che sono venute per visite ed esami non possono non avere notato le precarie condizioni in cui si trova». Adesso don Lazzari ha deciso di portare nuovamente il fatto a conoscenza del grande pubblico. «Ho pazientemente atteso che l’emergenza sanitaria diminuisse, ma ora davvero l’inerzia non è più giustificabile e con questo nuovo appello invito le autorità preposte ad incaricare una ditta per porre rimedio nel giro di qualche giorno».
 
Ultimo aggiornamento: 06:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci